disabilità 

Lo sport è per tutti grazie a Fisdir 

Simonetta Mutinelli invita a seguire l’esempio di Us Quercia e Crus



ROVERETO . Il sogno - che già si sta realizzando in alcune realtà, tra le quali le società di atletica Crus e Quercia - è che tutti si allenino assieme. Tutti, nel senso dei cosiddetti "normodotati" dei cosiddetti "disabili intellettivi". Perché le divisioni le creiamo noi, e, se le abbiamo create, le possiamo anche superare. É il messaggio della Fisdir - che sta per Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali - da un anno attiva anche in Trentino. La delegata per la provincia di Trento è Simonetta Mutinelli, roveretana (alense di origine), che ora invita tutte le società sportive ad aprirsi e creare le proprie categorie dedicate. Lo hanno già fatto alcune realtà sportive: in Vallagarina si tratta del Crus e dell'Us Quercia, che assieme hanno una ventina di ragazzi e ragazze che si allenano e gareggiano; ci sono poi la scuola Tennis Predazzo, il Buonconsiglio Nuoto, la Trento nuoto, gli Amici Nuoto Riva. Tra sportivi, tecnici e dirigenti, la Fisdir conta in Trentino su oltre 40 tesserati. Il ruolo della federazione è molteplice: da una parte può accompagnare gli sportivi ad una loro carriera, che può portare anche a gareggiare nelle competizioni paralimpiche nazionali ed internazionali, magari persino alle Paralimpiadi. Dall'altra, la Fisdir accompagna le società, non solo formando allenatori e tecnici nello sport per disabili, ma anche aiutando alla reale integrazione tra sportivi di ogni categoria ed età. «Nello sport per atleti con disabilità intellettiva ci sono tre macro aree (autistici, down, disagio intellettivo), la nostra federazione riconosce una ventina di discipline, dal calcio al tennis, dalle bocce allo sci - spiega Mutinelli - nostro obiettivo è promuovere una cultura sportiva aperta all'inclusione, invitando le società ad intraprendere con loro un percorso sportivo». Si garantisce così l'opportunità di fare sport: se un ragazzo o ragazza è bravo in una disciplina, o vuole continuare a praticarla, si tessera in una società, che a sua volta si affilierà alla Fisdir. Questo lo hanno già fatto, in Vallagarina, Crus e Quercia, che hanno una categoria dedicata; ma gli allenamenti si fanno spesso tutti assieme. La Fisdir ha patrocinato il progetto "Sportliberatutti", ed ha avviato una collaborazione con il Coni e le scuole. «Grazie a Giuseppe Cosmi della Provincia ed il preparatore Matteo Lazzizzera, abbiamo introdotto gare dedicate anche nei campionati studenteschi», precisa Mutinelli. Ora l’appello è rivolto a tutte le società sportive, affinché seguano l’esempio di Crus e Quercia, la Fisdir è a disposizione per collaborare e aiutare le società sportive. Le stesse famiglie possono farsi portatrici di queste richieste, affiliando i propri figli ai gruppi sportivi: le barriere non devono esistere. L'invito perciò è aperto a tutti: i recapiti sono trento@fisdir.it, www.fisdir.it, anche su Facebook. (m.s.)













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