Il “giallo” del registro di classe sparito 

Alle Negrelli sarebbe stato rubato da due alunni per una nota. La dirigente: stiamo verificando



ROVERETO. L’unica certezza è che è sparito un registro di classe di una seconda delle scuole medie Negrelli. Il resto è un mistero sul quale, come in tutti i “gialli”, si cerca di far luce. Sparito perché? Perché “rubato” o perché perso? Perché finito per errore nella cartella di qualche insegnante o magari dimenticato chissà dove? «Qui, in questa scuola non è mai accaduto, ma altrove so che è capitato... Il registro lo stiamo cercando e prima o poi, sono convinta, salterà fuori. Non dovesse essere così ne attiveremo un altro». Alessandra Sighele è la dirigente dell’istituto comprensivo Rovereto Nord alle prese con una “tragedia” che tragedia non è, ovviamente. A parlare (o meglio a scrivere) di “Tragedia alle Negrelli” è tale (ma il nome è chiaramente inventato) Mario Rossi che si definisce “genitore seriamente preoccupato” e che ha fatto recapitare al Trentino una lunga nota sulla vicenda del registro sparito. «Il 19 aprile la scuola si è resa conto che era scomparso il registro di classe ed ha avviato subito un’indagine interna che ha portato al risultato finale di scoprire che era stato rubato da due alunni della classe perché volevano evitare che le note disciplinari loro comminate per il pessimo comportamento in classe, venissero lette e che venissero prese le consugenti misure disciplinari nei loro confronti...» riportala missiva con tutta una serie di considerazioni sulla didattica e sull’educazione dei ragazzi. La dirigente non nega, anzi conferma, che il registro sia sparito ma non è stato ritrovato. «Lo stiamo cercando. Escluderei che sia stato sottratto da studenti che hanno preso una nota. Diamo le note e nei casi più gravi anche le sospensioni, come succede in tutte le scuole - puntualizza Sighele - Rubato come sfida? Non credo. Qui non ci sono stati mai episodi di bullismo o di intimidazione nei confronti dei docenti. La nostra è una scuola di qualità e la stragrande maggioranza delle famiglie è per bene...»(g.r.)













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