«Golf ai Lavini, meglio collegarsi a Folgaria» 

Vergnano: Valduga affronti un confronto in consiglio, ma serve uno studio per valutare l’investimento



ROVERETO . Paolo Vergnano ribadisce la propria posizione: investire sul golf ai Lavini comporta molte criticità. Gli appassionati crescono, ma rimane uno sport di nicchia «e per strati di popolazione definiti. Non necessariamente ricchi, ma sicuramente non popolari». Mentri il sindaco Francesco Valduga è convinto che i campi da golf «stiano vivendo un momento di crescita e di sostenibilità economica», Vergnano oppone una visione diversa. «Ho proposto un referendum comunale sul tema - spiega il consigliere -, che non ha ricevuto l’adesione necessaria per essere votato dalla cittadinanza la quale, di fatto, ha delegato il consiglio comunale a decidere in merito». Vergnano invita Valduga a portare in consiglio il progetto «Lo discuta nei particolari e lo attui, se è quello che vuole. Non servono conferenze per spiegare cosa sia il golf, non serve spendere soldi dei cittadini per dare una parvenza di condivisione con la cittadinanza. Se il sindaco avesse voluto condividere la decisione con la cittadinanza, avrebbe promosso il referendum in consiglio». L’unico modo per fugare ogni dubbio circa l’opportunità dell’investimento, spiega il consigliere, «è un confronto franco e leale in consiglio«. Il golf, aggiunge Vergnano, ha una storia antica ma in termini numerici in Italia non è tra i più praticati, e vuole sfruttare lo sport e il tempo libero per rendere Rovereto meta turistica, fatto di per sé lodevole soprattutto in un momento di crisi del settore occupazionale manifatturiero, occorre anche essere coerenti e investire in sport più famosi e utilizzati dalle famiglie italiane per le proprie vacanza. Parlo di sci e montagna». Per Vergnano un investimento sicuro sarebbe invece il collegamento tra Rovereto e l’altopiano Cimbro «che vede oltre 500 mila presenze annuali, suddivise in 290 mila invernali e 250 mila estive di cui solo il 20% dal Veneto, il rimanente da Italia e estero». Ipotizzando che l’80% (circa 400 mila persone) usino la direttrice roveretana per arrivare a Folgaria, il mercato potenziale sarebbe di duemila volte superiore «agli attuali utilizzatori del golf roveretano». Ma la cifra potrebbe raddoppiare, aggiungendo gli sciatori lagarini, insiste Vergnano, che per passare dalle supposizioni alla certezza propone «uno studio che può costare quanto quello per il golf».













Scuola & Ricerca

In primo piano