IN UNGHERIA 

Firmato il nulla osta per il rientro di Coller 

La salma del cacciatore può tornare in Italia, ma ci vorranno alcuni giorni per le pratiche



LAVARONE. Le autorità giudiziarie ungheresi hanno rilasciato ieri il nulla osta al trasporto della salma di Marco Coller, il cacciatore nativo di Cles ma da molti anni a Lavarone, dove gestiva assieme alla compagna Adriana Fellin, ora vicesindaca, il camping Lago di Lavarone. Serviranno però alcuni giorni per completare le pratiche, anche perché non è chiaro dove si svolgeranno i funerali e se Coller verrà seppellito a Cles o a Lavarone. Serviranno giorni anche per ottenere i referti dell’autopsia eseguita sulla salma per ordine della polizia ungherese, che sta conducendo le indagini sull’incidente di caccia costato la vita a Coller. Il colpo che lo preso in pieno petto pare sia partito in maniera accidentale dal fucile di Alberto Brinis, amico di Coller, che con lui e un altro amico di Calceranica era partito per una battuta di caccia in Ungheria, dove ha una tenuta e un’attività para-alberghiera. Brinis, arrestato e trattenuto in questura per tre giorni, è stato scarcerato ed ora è agli arresti domiciliari nella sua abitazione ungherese, dove dovrà rimanere a disposizione della magistratura fino al 30 di dicembre. Per lui si ipotizza l’accusa di omicidio colposo, per non aver inserito la sicura che avrebbe evitato il colpo mortale.













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