«Con le bancarelle vantaggi per tutti»

Rovereto. «Se il mercato settimanale, come le altre fiere, funziona ne giova tutta la città, dai negozi agli esercizi pubblici... Il mercato è una risorsa e cerchiamo di valorizzarla, al pari delle...



Rovereto. «Se il mercato settimanale, come le altre fiere, funziona ne giova tutta la città, dai negozi agli esercizi pubblici... Il mercato è una risorsa e cerchiamo di valorizzarla, al pari delle altre realtà che abbiamo: partiamo da qui, dalla gente che arriva, da quello che abbiamo senza cercare grandi piani...» Fabrizio Pavan, funzionario della Confesercenti che segue Anva, l’associazione degli ambulanti, sottolinea il valore e l’importanza di un’altra realtà del commercio cittadino, quello delle bancarelle. In sofferenza anche il commercio ambulante al pari di quello fisso? «Quello del cambio stagione è un periodo un po’ fiacco per la città perché molti ambulanti sono ancora nei centri turistici di montagna mentre altri, quelli che se lo possono permettere, fanno qualche giorno di vacanza. Rovereto comunque è una piazza che ancora attrae - sottolinea Pavan - e lo si vede dalla gente che perlomeno gira tra le bancarelle. Noi riusciamo a smuovere la gente, a farla venire in centro quando magari senza le bancarelle non si farebbe vedere. Ogni giorno di mercato creiamo un piccolo centro commerciale e nel primo pomeriggio restituiamo la città ai cittadini. La gente viene al mercato perché vede la merce, la tocca, la prova, ha un contatto personale con l’ambulante: questo fa sì che si crei quel rapporto importante per il quale il martedì diventa un appuntamento fisso per uscire di casa e frequentare il mercato». E questo, secondo Pavan, è un elemento fondamentale perché costituisce un valore economico per tutta la città: «La fortuna nostra è che la gente viene, spende i soldi qui che poi ritornano sul territorio a differenza di chi fa acquisti attraverso il commercio elettronico. E allora ci rendiamo conto del valore del commercio ambulante? Vogliamo incentivare le persone a frequentare le piazze e i luoghi del centro? Vogliamo mettere in rete quello che abbiamo senza dover pensare a chissà quali progetti faraonici con tempi lunghi o di difficile realizzazione? Difendiamo e valorizziamo quello che abbiamo e da qui aggiungiamo sempre qualcosa di nuovo. E se questo circuito si interrompe non si riparte da zero, ma da sottozero» conclude il funzionario di Confesercenti che segue Anva. G.R.













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