«Centro dialisi, infiltrazioni insanabili» 

Interrogazione di Marini e Degasperi (M5S): fermo il cantiere partito sei anni fa, spesi tre milioni



ROVERETO . Il nuovo Centro dialisi dell’ospedale Santa Maria del Carmine è bloccato da problemi strutturali. Lo denunciano in un’interrogazione i consiglieri provinciali del M5S Alex Marini e Filippo Degasperi. L’attuale Centro dialisi è attivo nella parte più antica dell’ospedale, una palazzina del 1600 con spazi inadeguati e troppo angusti. Per questa ragione sei anni fa era stato avviato il cantiere per la costruzione di un nuovo Centro dialisi, più moderno ed efficiente, e i lavori sarebbero dovuti terminare entro 480 giorni a partire dal 5 novembre 2013. Una serie di vicissitudini che hanno riguardato le ditte coinvolte ha portato a superare la deadline prevista, ma secondo i due consiglieri pentastellati i lavori sarebbero terminati a giugno scorso, se non si fosse scoperto che servivano anche “lavori complementari”, che includevano anche “alcune criticità relative allo smaltimento delle acque”. L’obiettivo, dichiarato a giugno dello scorso anno dall’assessore Luca Zeni era di aprire il nuovo centro entro ottobre 2018, ma la realtà è che il cantiere è fermo.

«Le “criticità” causate dallo smaltimento delle acque sono tutt’altro che marginali - affermano nell’interrogazione Marini e Degasperi -. Anzi, stando ai pareri raccolti dagli scriventi risulterebbe che i problemi relativi alle infiltrazioni siano irrisolvibili. Da ciò la sensazione diffusa tra tecnici e operatori che il nuovo Centro (quasi 3 milioni di costo secondo le indicazioni della Provincia) sia all’atto pratico definitivamente inutilizzabile».

Va da sé che in questa malaugurata ipotesi, sarebbero state spese ingenti risorse per un sito non utilizzabile per lo scopo.

Queste le premesse dei due consiglieri del M5S che chiedono al nuovo presidente della Provincia di conoscere «le ragioni dell’ulteriore ritardo nell’apertura del nuovo Centro dialisi di Rovereto rispetto alla data indicata nel giugno 2018 (ottobre 2018); se nel frattempo si è proceduto all’acquisto di macchinari e dotazioni da destinare al nuovo Centro ed eventualmente quali e per quali importi; quali siano le criticità relative alle infiltrazioni; se le opinioni che indicano il Centro come praticamente inutilizzabile in particolare a causa dei problemi legati alle infiltrazioni siano fondate; in caso di risposta negativa al punto 3, la data di apertura del nuovo centro».













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