Blitz all’Urban City contro le baby gang 

Trovati aghi di siringhe nei bagni, nel pomeriggio polizia e carabinieri hanno presidiato la piazza del centro commerciale



ROVERETO . Un’altra giornata difficile per il complesso dell’Urban City, con blitz delle forze dell’ordine nel pomeriggio. Al mattino nei bagni del centro commerciale sono stati trovati aghi di siringhe usati e spruzzi di sangue con tutta probabilità riferibili all’uso di droghe pesanti per via endovenosa. È scattato un comprensibile allarme, benché - assicura il personale di sorveglianza - non si tratti della prima volta: mesi fa venne ritrovata persino una siringa piena, pronta all’uso, dimenticata a una cassa. Il pomeriggio ha offerto nuovi spunti di lavoro ai vigilantes, chiamati dal personale del supermercato che sentiva provenire dai magazzini un forte odore di marijuana. Erano alcuni minorenni che stavano fumando uno spinello nei giroscale di servizio: con il giro d’aria creato nel labirinto di corridoi che si snoda attorno alla struttura, l’odore era stato come “aspirato” dai magazzini del Conad. I ragazzini sono stati allontanati, ma è chiaro che si tratta di un fenomeno abituale, come del resto indicano molte tracce lasciate dai ragazzi. Torneranno, con molta probabilità. E così anche altri gruppetti di minori che si danno appuntamento sotto la tettoia dell’Urban City. Chiamarli baby gang è forse eccessivo, ma che nel cuore del centro commerciale si annidi una situazione di crescente degrado è cosa nota sia alle forze dell’ordine, chiamate dal sindaco a intervenire per presidiare la zona. E ieri pomeriggio - dopo che durante la mattinata la polizia municipale aveva pattugliato la piazza attorno alla pista di pattinaggio - è stato condotto un controllo ad ampio raggio: due auto dei carabinieri e una del commissariato di polizia hanno bloccato alcuni gruppi di ragazzi che bivaccavano sul muretto, identificandoli tutti. Poi gli agenti hanno iniziato a controllare i vari piani del parcheggio interrato. Un modo per scoraggiare la frequentazione assidua della piazza, che sovente finisce in scaramucce, litigi, bottiglie di birra fracassate e un clima tutt’altro che sereno, nel cuore del centro. I ragazzi consegnano i documenti e vengono identificati. Quasi tutti minorenni, roveretani, sono più o meno sempre gli stessi. Oggi è un altro giorno, ed è presumibile che gli stessi ragazzi torneranno all’Urban City: gli strumenti in mano alle forze dall’ordine non sono poi molti. «È una fenomeno che esiste purtroppo - commenta l’assessore alle politiche sociali Mauro Previdi - e va controllato. Sappiamo che è un posto di degrado, lo farò di nuovo presente al sindaco e al tavolo per la sicurezza. Mercoledì incontrerò il comandante dei carabinieri per altre ragioni, e potrebbe essere il momento di un confronto. Di sicuro - conclude Previdi - sarà uno degli impegni prioritari per il nuovo comandante dei vigili urbani, che arriverà a gennaio».

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