Il progetto

Arrivano da Rovereto le targhette in Braille per riconoscere gli oggetti

L’iniziativa si propone di creare una segnaletica accessibile da apporre sugli oggetti comuni, come l’oliera o lo shampoo, per facilitare i non vedenti nel loro riconoscimento e utilizzo 



ROVERETO. Ieri 4 gennaio, nella Giornata mondiale del Braille, è stato presentato il prototipo di un nuovo set di targhette morbide e segnalatori in poliuretano per le persone cieche e ipovedenti. Si tratta di un progetto di ProM Facility per migliorare l'accessibilità degli spazi pubblici e privati e semplificare, con pochi e semplici accorgimenti, la vita quotidiana delle persone con disabilità visive. Le targhette, infatti, sono sovrascritte in Braille da incollare sugli oggetti domestici, come l'oliera o lo shampoo, per renderne immediata la fruizione da parte delle persone cieche e ipovedenti.

Creare una targa, un pannello segnaletico o una stampa informativa in Braille può rivelarsi più complicato del previsto. Normalmente, infatti, il designer incaricato della progettazione non conosce questo alfabeto e quindi potrebbe incappare in un errore di conversione e copiatura dei caratteri. Per questo motivo in Polo Meccatronica, l'hub 4.0 di Trentino Sviluppo a Rovereto, Matteo Perini, ingegnere del laboratorio ProM Facility, ha ideato un software specifico.

«L'idea - spiega Perini - mi era venuta già anni fa. Nei primi mesi del 2022, ho iniziato a pensare alla fattibilità del software. Inoltre, prima di partire con la programmazione, dovevo imparare l'alfabeto Braille e come convertire le lettere in solidi». Nello specifico, il software ideato da Perini permette di generare automaticamente i file 3D pronti poi per essere stampati, sempre attraverso la tecnologia "3D printing". I primi test hanno dato esito positivo. I testi sulle targhe sono infatti ben definiti e facilmente leggibili.

Ad oggi, nel mondo, esistono due alfabeti Braille: a 6 punti e a 8 punti. Quello a 6 punti, il più consueto, permette solo 64 combinazioni differenti, non sufficienti a restituire la complessità di tutte le lettere che utilizziamo. I simboli vengono riutilizzati e acquisiscono significati diversi a seconda del contesto. A volte, due o tre simboli vengono combinati insieme per formare una sola lettera, come ad esempio la chiocciola delle e-mail. Per questo motivo, più i simboli vengono tracciati in modo chiaro e coordinato, maggiori saranno le possibilità di restituire un messaggio articolato in maniera corretta.

Al fine di incentivare la realizzazione di materiali informativi che possano essere fruiti dal più vasto numero di persone possibili, anche da chi ha esigenze di lettura specifiche, per esempio a causa di una disabilità visiva, la facility ha deciso di caricare in rete il software open-source e di renderlo disponibile in maniera gratuita a tutti i designer che ne avessero bisogno per realizzare stampe 3D in Braille.













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