la libreria di via Fontana  

Arcadia riapre con 21 mila volumi 

«Più spazio per gli incontri, i clienti devono sentirsi a casa loro...»



ROVERETO. Centodieci metri quadrati di cultura e di passione. Sono le dimensioni della nuova libreria Arcadia che apre oggi i nuovi spazi in via Fontana, adiacenti a quelli della vecchia sede. Spazi triplicati così come il numero dei volumi esposti: da 6 mila cinquecento a 21 mila. «Abbiamo ampliato settori deficitari, come la storia e la filosofia, oppure che mancavano del tutto, come quelli dedicati alla letteratura africana, asiatica, israelopalestinese e sudafricana, che ora hanno dei reparti appositi, del tutto nuovo è poi il settore dei libri in lingua straniera», spiega Giorgio Gizzi, titolare della libreria assieme a Monica Dori, conduttori storici che adesso, in ragione dei maggiori spazi, saranno affiancati anche da Marta Panizza, che ha appena finito di frequentare un corso per librai. «L’esigenza di spazi più ampi, a soli venti mesi dall’apertura, è venuta dalla clientela, che voleva una libreria più grande e più libri, ma c’era necessità anche di maggiore spazio per le presentazioni, nella vecchia sede potevano entrare al massimo quaranta persone, adesso ne possiamo ospitare ottanta». La parola d’ordine della nuova libreria, che non ha perso nulla del fascino di quella precedente, è accoglienza, non a caso adesso ci sono molte sedie sistemate qua e là, nella foggia di vecchie poltroncine di cinematografo, per sedersi e sfogliare e leggere i libri in tutta tranquillità. «I nostri clienti devono sentirsi a casa loro. Non ci piacciono le libreria high tech - spiega Giorgio - lo spazio deve avere una sua storia e una sua intimità, ecco il perché della carta a parati, del telefono a gettoni, la bicicletta e tra poco arriverà anche un vecchio giradischi. Si deve respirare l’aria del tempo che passa. La differenza tra Arcadia e le altre librerie sta proprio in questo, che in venti mesi siamo riusciti a costruire relazioni umane, il sale del nostro lavoro». Anche nei pochi giorni di chiusura per permettere il trasloco dei libri e il montaggio degli allestimenti - «se riusciamo ad aprire così presto lo dobbiamo ai puntualissimi artigiani locali», sottolinea Gizzi - in molti facevano capolino, per chiedere quando aprite, per vedere a che punto era la nuova libreria, ma anche per offrire una mano. «È stata una commuovente testimonianza di affetto da parte dei roveretani: mentre eravamo chiusi è arrivato un mazzo di fiori in segno di ringraziamento, una torta al limone e anche biscotti e bottiglie di spumante» aggiunge. Oggi dunque si riparte, ed è già pronto un fitto calendario di appuntamenti per gli amanti dei libri e della letteratura: «Il 2 dicembre sarà presente Igoni Barrett, romanziere nigeriano, autore di “Culo nero”, un romanzo straordinario che ricorda le Metamorfosi di Kafka, ma questo sabato l’appuntamento da non perdere è con Luca D’Andrea, lo scrittore altoatesino famoso in tutto il mondo per “La sostanza del male», conclude Gizzi.(a.t.)













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