Anziani a scuola di email con i ragazzi del Marconi 

Un gruppo di circa trenta attempati “internauti” ieri a lezione dagli studenti «Hanno molta voglia di imparare, ma a volte hanno troppa paura di sbagliare»



ROVERETO . Ieri hanno inviato una mail di auguri ad amici e parenti, con tanto di foto e contenuti multimediali. É stato l'ultimo lavoro del corso "smartphoniamo", al quale hanno partecipato poco meno di trenta anziani di Rovereto. Si dirà, che c'è di particolare Di particolare è che gli insegnanti sono stati gli studenti e le studentesse delle classi terze di automazione dell'Itt Marconi. In cinque lezioni (valide per l'alternanza scuola-lavoro) ragazzi e ragazze hanno introdotto i "nonni" all'uso del computer e dello smartphone, in alcuni casi anche del tablet. Dalla email a whatsapp, dai social network a youtube, hanno accompagnato passo passo gli iscritti all'uso corretto dei mezzi informatici di oggi. Gli iscritti facevano parte di uno specifico corso promosso dall'Università dell'età libera del Comune; l'iniziativa è la prosecuzione del progetto avviato un anno fa. L'iniziativa del Marconi ha avuto un successo notevole, dato che in primavera partirà un altro corso, che sarà tenuto in questo caso dagli studenti di terza informatica (per eventuali informazioni sulle iscrizioni, bisogna contattare l'ufficio promozione sociale in via Pasqui del Comune, e non la scuola). Tra i partecipanti al corso, la maggioranza erano signore, ma c'erano anche diversi uomini (tra loro anche Paolo Marega, già presidente della Cassa rurale di Rovereto). L'età conta poco: tra gli iscritti c'era anche chi aveva superato gli 85 anni. «I ragazzi si sono preparati prima in classe - spiega Eugenio Berti, insegnante responsabile del progetto - quindi c'è stata una presentazione generale; poi tutto il lavoro è stato fatto a coppie, che si è rivelato una scelta azzeccata. Le persone di una certa età hanno spesso paura di sbagliare, seguiti così invece riescono a stare al passo e a seguire le indicazioni». Tra i corsisti c'era una gran voglia di imparare. Dalla nonna che vuole comunicare con i nipoti che studiano all'estero a chi voleva tenersi in contatto con gli amici lontani, a chi semplicemente si sente "tagliato fuori" e vuole stare al passo coi tempi: questi i bisogni che hanno portato tante persone ad iscriversi. Le cose più "ostiche" si sono rivelate la gestione degli allegati (bisogna avere dimestichezza con il file system, e poi ricordarsi dove sono stati salvati i file) e in generale l'uso del computer. Lo smartphone è più immediato, almeno nelle sue funzionalità base, anche se spesso gli anziani hanno paura di schiacciare il bottone sbagliato. Una delle prime cose richieste a lezione è stata imparare ad usare whatsapp, e ad usarlo anche nelle sue funzionalità più complesse, come le videochiamate. Gli studenti del Marconi si sono rivelati ottimi insegnanti, tanto che qualcuno ha proposto loro di avere delle ripetizioni a domicilio.(m.s.)

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