«Angelo Bettini, un esempio di vita anche dopo 75 anni»

Rovereto. «L’ “eccezionale normalità” di Angelo Bettini, avvocato e socialista -scrivono mario Cossali e Mara Rossi per l’Anpi -, si sposava con la consapevolezza di aver capito presto dove stavano...



Rovereto. «L’ “eccezionale normalità” di Angelo Bettini, avvocato e socialista -scrivono mario Cossali e Mara Rossi per l’Anpi -, si sposava con la consapevolezza di aver capito presto dove stavano le ragioni e i torti. L’avvocato Bettini pagò con la vita l’essersi schierato dalla parte della giustizia e della libertà con continuità nella sua vita. Come consigliere comunale socialista prima dell’avvento del fascismo impegnandosi per la tutela, “non solo degli interessi della classe operaia, sempre negletti, ma anche di quelli generali di tutta la cittadinanza in armonia al concetto vasto e profondo della fratellanza universale dei popoli, alla quale tendono gli sforzi dei socialisti di tutto il mondo, e ciò senza negare quei valori nazionali che all’infuori degli interessi particolaristici, propri della classe al potere, mirano alla più alta e più umana educazione ed evoluzione del popolo.” Come avvocato, prima e durante la dittatura, restando vicino agli strati più deboli della società fino a far parte dall’estate del 1943 del Cln clandestino del Trentino. Venne freddato con un colpo di pistola alla testa (pare da Willi Völker, maresciallo delle SS) su ordine del colonnello Thyrolf il 28 giugno del 1944. Bettini era un personaggio di primo piano della Resistenza, anche se defilato e silenzioso. Non a caso il suo ruolo è stato lumeggiato solo anni dopo la morte. Da un po’ di anni la sua figura Bettini è commemorata il 28 giugno, nell’atrio del tribunale dagli avvocati, dai giudici, dall’amministrazione comunale, dall’Anpi e dalla cittadinanza. Negli anni è sempre stato sottolineato da tutti l’esempio attuale della sua vita e della sua coerenza. Per Angelo Bettini «non c’è nulla di meno spontaneo della libertà», quella libertà che va costruita giorno per giorno nel rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno».













Scuola & Ricerca

In primo piano