Alla Manifattura nascono  barriere antiterrorismo “verdi” 

Ideate dalla Bio Soil Expert, sono delle gabbie di rete abbellite da elementi naturali, più gradevoli rispetto a quelle in cemento. Si chiamano Green Cage, verranno proposte al prossimo Natale di Trento



ROVERETO . Alla Manifattura costruiscono le barriere anti-terrorismo verdi e "esteticamente gradevoli". Dovrebbero proporlo al prossimo mercatino di Natale di Trento. Nel capoluogo le barriere antiterrorismo disposte a protezione del mercatino natalizio di piazza Fiera avevano suscitato polemiche: brutte e degne più di un casello autostradale che di un luogo turistico. Così brutte, che prima sono state coperte di scritte, e poi dipinte per coprire le brutture. A Progetto Manifattura le "green cage" ideate dalla Bio Soil Expert sono le possibili alternative alle barriere in cemento che tanti enti locali dispongono per rispondere alle norme anti-terrorismo in caso di manifestazioni con molta gente. L'azienda con sede a Borgo Sacco propone, come alternativa alle barriere antiterrorismo consuete, l’utilizzo di gabbioni in rete elettrosaldata (disponibili anche in cor-ten) rinverditi con elementi di verde verticale a bassa manutenzione o atti a diventare vere e proprie fioriere strutturali. Questo uso è una proposta alternativa rispetto al nuovo progetto dell'azienda insediata nel polo verde della Manifattura. La Bio Soil Expert è una startup legata al settore ingegneria naturalistica e al verde tecnico, insediata dal 2012 presso Progetto Manifattura, l’incubatore tematico di Trentino Sviluppo. La "Green cage" della Bio Soil Expert è nata come sistema che permette la creazione di paramenti di verde verticale all'interno di gabbionate che trovano impiego in opere di difesa suolo, o creazione di elementi di arredo arrivando alla creazione di barriere fono assorbenti. «Questi elementi per la lotta al dissesto possono contrastare le spinte di un versante e favorire l’assorbimento idrico. In edilizia possono rivestire intere facciate di edifici, mitigando dal punto di vista climatico l'irraggiamento solare, fungendo come un vero e proprio isolante naturale, di grande impatto decorativo», illlustra Paolo Campostrini, socio della compagnia. L'impiego di specifiche essenze vegetali a bassa manutenzione consente di ridurre gli sprechi di acqua costituendo assieme alla gabbionata un elemento resiliente in ogni sua forma. «Oggi sono fondamentali gli interventi rigenerativi fatti in maniera innovativa, sfruttando la natura e i suoi servizi - spiega Alberto Ferrarese di Bio Soil - per questo servono strutture leggere, modulari, prefabbricate per intervenire con rapidità e capaci di avere impatti positivi, minimizzando i costi e massimizzando gli impatti ambientali». Ad osservare il modulo realizzato i responsabili della start up hanno pensato di aggiungere una ulteriore possibile funzionalità. Che è decisamente d'attualità. «GreenCage è stata impiegata come modalità per rendere esteticamente gradevoli le barriere anti terrorismo che normalmente prevedono l’utilizzo di new jersey in cemento», conclude il terzo socio Andrea Zerminiani. (m.s.)

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