Spese

Rovereto, Comune virtuoso nei pagamenti

Fatture evase in 23 giorni: il limite di legge è 30. Così non serve accantonare il “fondo di garanzia debiti commerciali” e si liberano risorse per la spesa corrente



ROVERETO. Il Comune di Rovereto è virtuoso nei pagamenti e, dunque, non è tenuto a costituire il fondo di garanzia debiti commerciali nell’esercizio 2024: in tal modo può usare il denaro rimasto svincolato per finanziare la spesa corrente, dunque anche manutenzioni varie e servizi ai cittadini.

Il concetto è piuttosto tecnico. Partiamo da due parametri. Il primo è la tempestività dei pagamenti. Secondo la legge, l’amministrazione pubblica deve provvedere entro 30 giorni dal ricevimento della fattura. Ebbene, nel 2023 il Comune di Rovereto ha fatto registrare un anticipo medio di 7 giorni e mezzo rispetto a tale parametro. Un elemento, questo, che sta costantemente migliorando dal 2017 a oggi.

Secondo parametro: al 31 dicembre si “fotografa” il debito commerciale non pagato e lo si raffronta col totale delle fatture ricevute nell’anno. Da qui si ricava un dato percentuale di debito non pagato e, per Rovereto, tale valore è dello 0,533%. In pratica, meno di un decimo rispetto al 5% che la normativa consentirebbe.

Visto il rispetto dei due parametri, veniamo alla conseguenza pratica. Il Comune non deve – a differenza di chi non è così virtuoso – accantonare soldi per far fronte ai debiti residui. In ultima analisi, può dunque tenere svincolata la somma e utilizzarla per la spesa corrente, ovvero tutte quelle attività necessarie a finanziare una serie di servizi (la spesa corrente si distingue da quella in conto capitale, che invece riguarda principalmente gli investimenti quali ristrutturazioni o lavori pubblici).

Come spiega la sindaca reggente Giulia Robol: «Ci sono tre elementi da evidenziare. Il primo è l’efficienza della macchina amministrativa, per cui colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che con professionalità e dedizione riescono a garantire questo risultato. Il secondo elemento è dato dal fatto che l’affidabilità del Comune verso i propri fornitori è una garanzia per chi collabora con noi ed è anche un importante motore di economia locale. Il terzo elemento, molto pragmatico, è dato dalla possibilità di poter disporre liberamente di una quota importante di finanze per la spesa corrente, che in caso contrario andrebbero vincolate e non potrebbero dunque essere investite per la città».













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