«Vogliono forzare le dimissioni»

«Si tratta di un’inaccettabile misura per forzare le dimissioni dell’amministratore unico di Apm e piazzare al più presto qualcun altro che scalpita»: a dirlo, per conto del gruppo consiliare del Pd,...



«Si tratta di un’inaccettabile misura per forzare le dimissioni dell’amministratore unico di Apm e piazzare al più presto qualcun altro che scalpita»: a dirlo, per conto del gruppo consiliare del Pd, è Gabriele Bertoldi. «Revocare ad Apm la delega sulla videosorveglianza avendo già in mente di ridarla quando cambierà l’amministratore – argomenta il consigliere dem – è l’ennesima dimostrazione di un atteggiamento padronale nei confronti delle partecipate e della cosa pubblica, in spregio a chi ha lavorato bene finora come Bagozzi e a danno della città. Se ravvisano mancanze così gravi da parte dell’amministratore unico, si prendano la responsabilità di revocargli l’incarico, anziché attaccarlo senza fondamento. I fondi della Comunità di Valle, che per quasi due anni sotto l’attuale assessore Malfer sulla videosorveglianza non ha cavato un ragno dal buco, e il relativo incarico sono stati girati ad Apm a una settimana dal lockdown. Un incarico complesso che si interfaccia con la Questura e con la Provincia, che secondo lo stesso Grazioli è “in alto mare”. Apm, in un periodo in cui tutte le opere pubbliche hanno rallentato, ha chiesto una proroga di sei mesi, più che comprensibile. Invece, pur lamentando ritardi, la Giunta blocca il progetto: invece di vederlo concluso fra sei mesi – conclude Bertoldi – l’intervento inizierà fra sei mesi». M.CASS.













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