Una domenica bestiale, 35 mila auto in colonna

Riva. «Domenica abbiamo avuto più presenze sul Garda Trentino che la Pasqua di due anni fa, quando ci fu in Campionato del Mondo di motocross al Ciclamino. Siamo stati invasi. Un numero di presenze...



Riva. «Domenica abbiamo avuto più presenze sul Garda Trentino che la Pasqua di due anni fa, quando ci fu in Campionato del Mondo di motocross al Ciclamino. Siamo stati invasi. Un numero di presenze strabiliante. Una cosa impressionante. Abbiamo fatto di tutto per evitare i blocchi stradali, ma quando è troppo è troppo.Il deflusso c’è, ma molto lentamente». Chi parla è Marco D’Arcangelo, comandante della Polizia Locale intercomunale. Il quale racconta il primo solstizio d’estate dopo l’emergenza Covid- 19 sulle strade dell’Alto Garda e Ledro: «In termini numerici, in un arco temporale che va dalle 17 alle 23 di domenica sera, si sono riversati 35 - 40mila veicoli - spiega ancora il comandante D’Arcangelo - Tutti turisti, tutte persone che venivano da nord, da sud, da Tenno, dalla Val di Ledro»

Un ingorgo totale. Da film. Impossibile da evitare. Il comandante fa un veloce calcolo: «Trentamila macchine, a dieci metri l’una, sono trecento chilometri. Se pensiamo che si ritrovano tutte in meno di dieci chilometri di strade, tutte attorno al Garda, è facile capire perché si creare un intasamento unico». Da sud, il serpentone di auto iniziava da Tempesta, anzi prima da Navene.

Le pattuglie della Polizia Locale hanno tentato di dirottare le code verso nord, ma quando è andato in sofferenza anche Sarche, la situazione si è complicata «ed è difficile da gestire». Il primo giorno d’estate è stato un assalto. Benaugurante per il prosieguo della stagione, dopo mesi di lockdown. Le vie del centro di Riva, di Torbole e di Arco erano affollate di turisti. Bar e ristoranti hanno lavorato a ritmi serrati. Le ciclabili sono state prese d’assalto. «Al contrario, sulle spiagge la situazione era tranquilla - spiega ancora il comandante della Locale -. Tanta gente sì, ma assembramenti particolari no. Gli unici interventi degli agenti della Polizia Locale era per fermare alcuni ragazzini che giocavano sulle spiagge, ma anche sono stati contenuti senza particolari problemi».

Anche Tenno è rimasta imbottigliata: «Probabilmente è passato tutto il nord Italia da Tenno», commenta D’Arcangelo. La maggior parte dei turisti erano italiani, «perché i tedeschi sono rimasti per le vacanze». Un turismo della vacanza smart, arrivato magari il venerdì sera ma ripartito, in blocco, tutto insieme, verso le sei di sera. Al mattino, verso mezzogiorno, c’erano state avvisaglie con le code in entrata, dall’uscita dell’A22 lungo la ss240 verso Torbole. «Le gallerie era ingolfate, abbiamo spento il semaforo di Nago, ma superato il nostro limite fisico delle 28-29 mila auto al giorno sono iniziati i problemi. Un afflusso straordinario, ora dovremo stare attenti per quello che succederà sabato e domenica prossima, perché se è bel tempo come domenica avremo un’altra giornata di difficoltà - conclude il comandante D’Arcangelo - Una soluzione per evitare queste situazioni non esiste. Forse le partenze scaglionate, ma se la giornata è bella come quella di domenica fino a sera tarda, è difficile che la gente si muova prima». N.F.













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