Sfreccia a oltre cento all’ora in viale Rovereto: fermato 

L’inseguimento a Riva. La telecamera di bordo della Polizia Locale ha certificato la folle velocità in centro città. Il motociclista arcense non assicurava da tempo la moto: maxi multa



Riva. Le conseguenze sul comportamento umano di mesi di lockdown e regole sul distanziamento sociale possono portare le persone a compiere gesti inappropriati e pericolosi. Nel caso che la Polizia Locale ha denunciato alla cronaca però c’è stata anche una buona dose di “fortuna”. L’inseguimento di un biker, lungo la strade cittadine, a velocità folli, non ha avuto conseguenze ben più gravi, ma solo una salata sanzione amministrativa e il sequestro di una motocicletta da parte degli agenti della Polizia Locale.

Riavvolgiamo il nastro. Percorrere viale Rovereto, a 111 chilometri orari, in sella ad una potente “naked”, dove il limite dei 30 chilometri orari è quasi ipocrisia, visto la densità di attività commerciali e attraversamenti pedonali, può succedere solo in un videogioco. Anzi, no. È successo davvero a Riva. Quei tre numeri uno in successione sono stati immortalati dalla “dash cam” (letteralmente, la telecamera da cruscotto) montata su tutte le vetture in dotazione alla Polizia Locale (e non solo).

Durante il normale servizio di pattuglia, due agenti della Polizia Locale notano sfrecciare una moto di grossa cilindrata lungo viale Rovereto - raccontano dal Comando della Locale -. Gli agenti si accodano alla moto, che procede a velocità oltre il limite. Il biker, accortosi della presenza della pattuglia, anziché rallentare e accostare, accelera ancora di più con il chiaro intento di sfuggire al controllo». Parte l’inseguimento. Lampeggianti e sirene accese. In pochi metri tachimetro e “dash cam” implacabili: 111 chilometri orari di velocità.

Il motociclista dà gas, svolta in via Pascoli e in quel momento gli agenti riescono ad avvicinarsi abbastanza (a causa della stretta curva a destra che costrinva il motociclista a rallentare) per leggere la targa della moto (che veniva registrata anche dalla dash cam). L’inseguimento prosegue su via Pascoli, dove il conducente salta lo stop, perdendo quasi il controllo del mezzo. Gli agenti rallentano per evitare di mettere ulteriormente in pericolo la circolazione stradale, dopo aver ricevuto conferma dalla Centrale Operativa che il conducente era un residente di Arco. La storia non finisce qui.

La Polizia locale continua le ricerche, finché, dopo due ore, rintraccia il guidatore a casa, dove era rientrato forse convinto di essere riuscito a sfuggire al controllo. A quel punto, viene a galla il motivo della fuga: la moto non era assicurata da parecchio tempo. Al conducente è stata così contestata la guida e la velocità pericolosa, la mancanza di assicurazione e l’omesso arresto allo stop, per un totale di circa 900 euro e 15 punti patente decurtati.

Il motociclo è stato posto sotto sequestro. N.F.













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