l’ordinanza

Riva, la sindaca Santi vieta il consumo di cibo e bevande all’aperto

Il provvedimento prevede anche che la vendita d’asporto vada effettuata solo in contenitori monouso chiusi o incartati: chi sgarra verrà multato. L'ordinanza in applicazione su tutto il territorio altogardesano



RIVA. Vietato consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Lo impone, a Riva del Garda, l’ordinanza firmata dalla sindaca Cristina Santi, firmata nella giornata di martedì 16 marzo. 

Il provvedimento stabilisce il divieto di consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Inoltre, è stabilito che la vendita d’asporto deve essere effettuata solo in contenitori monouso chiusi o incartati, e che le attività che svolgono vendita da asporto sono tenute a esporre al pubblico la presente ordinanza in maniera visibile.

L’ordinanza è nata dalla valutazione che «il dpcm 2 marzo 2021, nei casi in cui è consentita la ristorazione con asporto, ne vieta la consumazione sul posto o nelle adiacenze -si legge nel testo- e considerato che nella consumazione di cibi e bevande per asporto gli avventori frequentemente si intrattengono nelle adiacenze degli esercizi determinando assembramenti, valutata inoltre la naturale impossibilità di protezione delle vie respiratorie durante il consumo di cibi e bevande con conseguente accrescimento del rischio di contagio».

Con questa ordinanza, spiega l’amministrazione rivana, si vuole «dare certezza agli operatori economici e ai cittadini sulle regole da seguire, favorire un più diffuso rispetto dei divieti e degli obblighi vigenti, e comunque agevolare i controlli e l'accertamento delle eventuali violazioni».

Il tutto nell’ambito della delicata situazione sanitaria, segnata da una preoccupante recrudescenza del contagio di covid-19.

La medesima ordinanza viene applicata su tutto il territorio altogardesano, anche negli altri Comuni.













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