Jumper russo sbatte contro il Casale: illeso e miracolato

TRENTO. La sua dose di buona sorte ormai l’ha consumata perché il jumper russo di 25 anni, che ieri mattina è carambolato sulla parete del Monte Casale, dopo essersi lanciato dal Becco dell’Aquila,...



TRENTO. La sua dose di buona sorte ormai l’ha consumata perché il jumper russo di 25 anni, che ieri mattina è carambolato sulla parete del Monte Casale, dopo essersi lanciato dal Becco dell’Aquila, ha approfittato a mani basse della propria fortuna visto che dopo essere precipitato per quasi 400 metri non solo è sopravvissuto ma ha rimediato appena qualche contusione o poco più. In altre parole deve considerarsi un miracolato.

L’incidente è avvenuto ieri mattina, intorno alle 8.30. Il giovane russo (D.A. le iniziali), in vacanza a Dro per il fine settimana, assieme ad un gruppo di connazionali con i quali è ospite in un campeggio della zona, si è lanciato dalla cima del Casale indossando la tuta alare ed intenzionato a godersi l’emozione del volo libero nel cielo sopra Gaggiolo.

La stagione dei lanci, vista la temperatura ancora non così rigida ed approfittando del bel sole di ieri mattina (finché è durato: a mezzogiorno il clima è cambiato radicalmente), non è ancora terminata e sono molti gli appassionati di questa attività adrenalinica che ancora giungono in Trentino a tuffarsi dal Becco dell’Aquila.

Qualcosa nel suo volo è andato storto. Il russo è finito contro una piccola macchia di vegetazione su di una cengia per poi scivolare sulla parete rocciosa e fermare la propria discesa su di un pianoro di sassi dove si è arrestato: fosse scivolato per un paio di metri ancora sarebbe precipitato nel vuoto fino ai piedi della montagna, trovando sicuramente la morte. Recuperato dall’elicottero e dal Soccorso alpino di Riva è stato trasportato al Santa Chiara per accertamenti ma le sue condizioni non sono gravi.













Scuola & Ricerca

In primo piano