Investito da un furgone: è in fin di vita 

Lotta in rianimazione a Trento Francesco Gadotti, 38 anni, padre di due bimbe. L’incidente all’alba in via S.Caterina 


di Gianluca Marcolini


RIVA. L’impatto è stato tremendo, devastante. Francesco Gadotti, 38 anni, originario di Tesero ma da anni residente a Riva, padre di due bimbe e dirigente all’Arcese Trasporti di Rovereto, sta lottando per la vita nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento dove è stato trasportato, in elicottero, all’alba di ieri, in condizioni gravissime.

L’uomo, poco prima delle 6.30, è stato investito da un furgone che percorreva, in direzione di Arco, la statale 45 bis, nel tratto di strada appena superato il semaforo di San Tomaso, all’altezza del Consorzio Agrario di Bolzano. La dinamica dell’incidente è di difficile ricostruzione anche per l’assenza di testimoni: in quel momento, infatti, sulla strada c’erano solamente il Fiat Iveco guidato da un imprenditore di Riva e il trentottenne che era appena uscito di casa (abita con la compagna e le due figlie in uno degli appartamenti della vicina palazzina che ospita anche gli uffici del patronato Cgil) assieme al suo cane, per la consueta passeggiata mattutina prima di mettersi in macchina e dare avvio alla giornata di lavoro.

Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri, giunti sul luogo dell’incidente per coordinare le operazioni di soccorso e per i successivi rilievi stradali, Francesco Gadotti stava attraversando la via Santa Caterina in un punto mancante di strisce pedonali. L’impatto con il furgone è avvenuto soprattutto sulla parte anteriore destra del veicolo, a pochi passi dal ciglio della strada. Tutto si è svolto in una frazione di secondo. Il guidatore, stando a quanto riferiscono le forze dell’ordine, non ha fatto neppure in tempo a frenare trovandosi l’uomo improvvisamente sulla propria traiettoria, senza possibilità alcuna di scansarlo e di evitare, così, l’investimento.

Una delle ipotesi è che il cane, durante la passeggiata, abbia avuto un repentino cambio di direzione che ha tradito il proprio padrone quel tanto che è bastato da fargli mettere piede sulla statale proprio mentre stava giungendo il furgone. Oppure, più semplicemente il pedone non si è accorto dell’arrivo del veicolo che a quanto hanno constatato i carabinieri viaggiava rispettando i limiti di velocità.

Il mezzo è stato posto sotto sequestro per dare modo agli inquirenti di effettuare tutte le verifiche del caso.

È stato lo stesso guidatore a lanciare l’allarme e a chiedere l’intervento dei soccorritori. Dall’ospedale di Arco è arrivata l’ambulanza del 118 mentre dalla caserma di viale Rovereto sono partiti quattro mezzi dei vigili del fuoco di Riva anche per dare supporto ai carabinieri nelle operazioni di chiusura al traffico della strada. L’intervento dei sanitari è stato lungo e complicato e constatata la gravità delle condizioni del ferito si è deciso di chiedere il trasporto immediato al Santa Chiara. L’elicottero, nel giro di qualche minuto, è atterrato in mezzo alla carreggiata ed è poi ripartito per Trento.

La notizia dell’incidente ha fatto velocemente il giro della Busa gettando nell’angoscia, oltre ai familiari che hanno subito raggiunto il Santa Chiara, anche i tanti amici e i colleghi di lavoro.













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