nella sala craffonara “non solo 007” 

In mostra la storia del cinema sul Garda

RIVA. Aperta nella sala Craffonara a Riva la mostra “Non solo 007”. Sarà visitabile fino al primo agosto ed è curata da Ludovico Maillet e Franco Delli Guanti. L’esposizione ripercorre attraverso una...



RIVA. Aperta nella sala Craffonara a Riva la mostra “Non solo 007”. Sarà visitabile fino al primo agosto ed è curata da Ludovico Maillet e Franco Delli Guanti. L’esposizione ripercorre attraverso una vasta raccolta di manifesti cinematografici (alcuni molto rari) i momenti più significativi dell’utilizzo delle location gardesane nei film. Tutti ricordano l’aprile di dieci anni fa quando tra Gargnano, Tremosine e Torbole furoro girate alcune sequenze mozzafiato di “Quantum of Solace”, il 22° film di James Bond. Tra inseguimenti e tuffi nel lago della mitica Aston Martin, le gardesane del lago di Garda venivano consacrate come location privilegiate per film a grosso budget, tanto che due anni dopo si scelsero le medesime location per il thriller di spionaggio “The international” di Tom Tykwer. La grande stagione cinematografica del lago si ha tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, quando Walter Bertolazzi, trasforma Peschiera in un set per film sui pirati. Prima c’era stata addirittura una produzione tutta lacustre, la Nuova Benaco Film di Lazise, che nel 1954 aveva prodotto “Il tiranno del Garda” diretto da Ignazio Ferronetti, che raccontava la vicenda della regina Adelaide di Borgogna fatta prigioniera nella Rocca del Garda da Berengario d’Ivrea. L’anno dopo Luis Trenker aveva realizzato -su sceneggiatura di Giorgio Bassani e Pier Paolo Pasolini- “Il prigioniero della montagna”, melodramma nazionalpopolare girato a Bardolino. All’inizio degli anni Sessanta arriva anche la vera Hollywood, con “Accadde un’estate” (1965) e “Gli amanti devono imparare” (1962).

L'apertura al pubblico è tutti i giorni dalle 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 20.30 con ingresso libero.













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