Capodanno, «Hop!» 2019 punta a duemila ingressi 

Dopo la tragedia della Lanterna Azzurra, la più importante festa regionale punta ancora di più sulla sicurezza: bus navetta e controlli all’ingresso



RIVA. Uno dei leit motiv di “Hop!”, la più grande festa di Capodanno del Trentino Alto Adige, è sempre stata la sicurezza. Ovvero, come far divertire migliaia di giovani mettendoli il più possibile al riparo dagli eccessi della notte di San Silvestro. Quest’anno, dopo la recente tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo, il tema della sicurezza è diventato ancora più pressante e non a caso Alessandra Albarelli, congress manager di Rfc, ha sottolineato come la metà del budget dell’evento giunto all’ottava edizione venga destinato proprio a questa voce. L’edizione 2019 di “Hop! The Magic Night” è stata presentata ieri al Palacongressi di Riva. “Hop!” rappresenta l’unica vera “divagazione” per Rfc, società che si occupa di attività fieristica e congressuale, ma che ha deciso qualche anno fa di mettere a disposizione spazi e risorse economiche e umane per allestire un grande evento (i ticket coprono solo una piccola parte delle spese) in grado di dare una risposta al pubblico più giovane: «Un’attività sociale – ha detto il presidente Roberto Pellegrini – doverosa da parte di una realtà che fattura quasi 18 milioni di euro e fa utili per oltre un milione».

Quest’anno, ha spiegato Albarelli, “Hop!” punta ad arrivare a duemila ingressi, superando quindi i 1.700 segnati nell’edizione dello scorso anno. Il bacino di riferimento è quello trentino e delle regioni del nord-Italia, con una presenza di giovani che va dai 16 ai 30 anni. Come negli anni scorsi, saranno allestiti dei bus navetta su prenotazione. Ogni bus avrà a bordo un referente dell’organizzazione. Quello gratuito farà il giro della Busa ogni venti minuti collegando Riva, Arco e Nago-Torbole. Il secondo servizio navetta, a pagamento, partirà da Mezzolombardo, Trento e Rovereto (fermate a Calliano a Mori) e dalla val di Ledro con fermata a Bezzecca. Per quanto riguarda i controlli, sono previsti in modo accurato all’ingresso, anche con l’uso di metal-detector che, in teoria, dovrebbero prevenire l’ingresso anche del famigerato spray urticante, quello considerato causa della tragedia della Lanterna Azzurra. A tutti verrà dato un braccialetto colorato all’ingresso, con il quale sarà possibile individuare subito i minorenni (ai quali sarà proibita la somministrazione di alcolici). Sedici – hanno poi sottolineato gli organizzatori – le uscite di sicurezza disponibili in caso di emergenze: come ulteriore scrupolo, anche il guardaroba è stato spostato per avere a disposizione tre uscite in più. Da quest’anno, inoltre, sarà previsto un presidio medico fisso. Le forze dell’ordine (oltre alla security dell’organizzazione) saranno presenti per tutta la durata della festa. «Questo è un evento – ha commentato il sindaco Mosaner – che oltre a pensare alla sicurezza di chi partecipa, pensa anche alla tranquillità di chi è a casa ad aspettare il rientro dei giovani». (g.f.p.)

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