‘ndrangheta

Processo 'Perfido': Provincia, Comuni e sindacati ammessi come parti civili

Prima udienza, 18 imputati per associazione mafiosa. Tra le parti civili ci sono anche tre operai cinesi: per l’accusa “vittime di riduzione in schiavitù”

MORRA. Il presidente della Commissione antimafia: "La criminalità cerca ricchezza in Trentino"



TRENTO. Comune di Lona Lases, Provincia autonoma di Trento, associazione Libera, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Altrotrentino, società editrice di "Questotrentino". Sono queste le parti civili ammesse al processo "Perfido", procedimento che ha visto oggi (21 gennaio) la prima udienza dibattimentale in Corte d'Assise a Trento.

Sono 18 le persone imputate per associazione mafiosa al termine dell'indagine sull'infiltrazione della 'ndrangheta nel settore del porfido in val di Cembra.

Tra le parti civili ci sono anche i tre operai di origine cinese vittime, secondo l'accusa, di riduzione in schiavitù. Solo il comune di Lona-Lases e la Provincia di Trento hanno già formalizzato la richiesta di risarcimento, non inferiore ai 500.000 euro. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»