Vigolo Vattaro guida le scuole green

ALTOPIANO DELLA VIGOLANA. Sta nascendo in queste settimane la rete locale delle Scuole Green, con capofila l’Istituto comprensivo di Vigolo Vattaro. La Rete nazionale, alla quale aderisce anche...


M. DI TOLLA DEFLORIAN


ALTOPIANO DELLA VIGOLANA. Sta nascendo in queste settimane la rete locale delle Scuole Green, con capofila l’Istituto comprensivo di Vigolo Vattaro. La Rete nazionale, alla quale aderisce anche qualche scuola trentina, è già nata a partire da ottobre 2019 e l’11 dicembre è stata presentata ufficialmente in Senato, a Roma. Nei prossimi giorni saranno i consigli d’Istituto a votare e deliberare eventualmente l’adesione all’importante iniziativa , che appassiona Luigi Dappiano, dirigente in Vigolana, con il quale abbiamo potuto parlare di questo argomento.

I “suoi ragazzi” erano stati nei giorni scorsi a trovare sindaco e assessore all’ambiente neo-insediatisi, in occasione dell’ultimo “Fridays for future”. Avevamo raccontato in quella circostanza gli sforzi di analisi e proposte dei ragazzi riuniti nel Parlamento scolastico, che avevamo potuto seguire per un paio d’ore e che ha deliberato alcuni interventi semplici ma sentiti per aumentare la raccolta differenziata a scuola.

Siamo stati a controllare proprio questa settimana ed effettivamente nei corridoi aumentano i contenitori per rifiuto umido e per la carta, dotati di simpatici cartelli di sensibilizzazione. Sono in costruzione anche quelli autoprodotti per la raccolta della plastica, che sarà anche pesata per far pensare i ragazzi al loro impatto.

L’obiettivo della Rete delle Scuole Green è sensibilizzare studenti e docenti, formare gli insegnanti sulla didattica adeguata per il problema del cambiamento climatico e la crisi ambientale e dove possibile, attuare misure concrete di riduzione dell’impatto negli edifici e nella vita scolastica.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: un fremito dal Trentino irredento

La guerra infuria in Europa, gli uomini tra i 16 e i 50 anni sono al fronte, mentre l’Italia fa i conti con una disoccupazione crescente. In Trentino, come altrove, si dibatte sulla neutralità italiana, criticata dagli “energumeni della parola”. Tra le voci più sonore, quella della fazione che si batte per la “redenzione”, la liberazione dal giogo austriaco.