Un tetto tutto nuovo per la chiesetta del Buss 

È in fase di restauro l’edificio che, da una sperone di roccia, domina la valle dall’abitato di Pergine fino alla Mochena. I lavori sono finanziati dalla Cei


di Roberto Gerola


PERGINE. La chiesetta del Buss è da qualche giorno al centro di alcuni lavori di restauro. Soprattutto per quanto riguarda il totale rifacimento della copertura. La chiesa è dedicata alla Madonna della Neve e risale al 1679, con un sorta di aggiunta nel 1719, sulla parere settentrionale, di una cappella a pianta rettangolare. Ha la caratteristica di essere stata costruita su uno sperone di roccia e domina tutta la valle da Pergine alla Mochena. Da lassù (è a quota 776 metri) si gode di un panorama molto ampio che va appunto dal Pergine con i suoi dintorni e fino al lago, da una parte; dall’altra la piana del Ciré, i laghi Pudro e Canzolino. E’ un luogo incantevole e molto amato dai pochi residenti (sono una trentina). Per questo, sono anni che si sollecitano interventi. Il tetto è messo proprio male, con infiltrazioni che minano l’interno.

E’ stato don Marco Berti, il parroco dell’Oltrefersina che copre Madrano, Canzolino, Nogaré, Vigalzano, Casalino ma anche appunto Buss e la vicina frazione di Guardia a chiedere che si intervenga per evitare che la situazione peggiori. Così, il progetto è stato diviso in due parti. Una per il rifacimento della copertura che è stata finanziata dalla Cei (a coperta la spesa con circa 40.000 euro), l’altra riguarda la tinteggiatura esterna della chiesa con qualche piccola sistemazione. La spesa totale è stata quantificata in circa 20.000 euro che sono stati coperti dal Comune, dalla Cassa Rurale Alta Valsugana e dalla Comunità Alta Valsugana e Bersntol. In questi giorni appunto, la chiesa è stata “foderata” dalle impalcature .

Il luogo caratteristico in cui la chiesa si trova, per raggiungerla si sale una ripida scalinata che si diparte dal paese nei pressi del piccolo cimitero e ai piedi della quale è stato realizzato il monumento ai Caduti in guerra (tutti nel conflitto 1915-1918), ha attirato l’attenzione di un regista che l’anno scorso ci ha girato un film.

Resta comunque una delle mete migliori dal punto di vista panoramico. Dal lago di Canzolino si sale fino al bivio per il Buss che raggiunge dopo un km attraverso i boschi. Si può proseguire lungo il versante fino a Nogaré, oppure salire per raggiungere l’abitato di Guardia (con la casa della pastorella che ha visto la Madonna) e quindi Montagnaga di Piné con il santuario dedicato alla Madonna di Pompei vista dalla pastorella.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Lago di Garda

Da giugno a settembre tangenziale Peschiera-Affi chiusa al traffico pesante

Da metà giugno a metà settembre la percorrenza sarà interdetta ai tir. Il divieto ricalca quello dello scorso anno, che però era limitato a solo agosto: divieto di circolazione di giorno per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate, ad esclusione di quelli con carico e scarico merci in provincia


Daniele Peretti