Turisti alla conquista del Paradiso perginese

Pergine. Dopo un sabato piovoso e piuttosto freddino, il caldo sole della domenica ha fatto riempire spiagge e passeggiate dei laghi. E la porzione perginese del lago di Levico s’è trasformata in un...


Paolo Silvestri


Pergine. Dopo un sabato piovoso e piuttosto freddino, il caldo sole della domenica ha fatto riempire spiagge e passeggiate dei laghi. E la porzione perginese del lago di Levico s’è trasformata in un via vai continuo di persone. Ed anche luogo di innovative idee turistiche. Già, perché, come era stato segnalato dal Trentino nei giorni scorsi, questa suggestiva porzione di lago s’è in qualche modo reinventata. E’ diventata cioè luogo di ricerca, di scoperta di anfratti, di piccole spiaggette dove godersi acqua pulita, ambiente naturale fantastico con il bosco che arriva fin dentro il lago con gli alberi trasformati, grazie a liane appositamente installate, in trampolini acrobatici per tuffi da brivido.

Ma si diceva del via vai. La strada dei Pescatori che porta fino a Visintainer e, poco prima, gira a sinistra per completare il giro completo del lago, era intasata come a una fiera patronale. E segnata da frasi figlie dello stupore - una per tutte e probabilmente la più sentita: «Che posto fantastico!» - dei tanti turisti (veneti tanti, ma anche con accenti del sud) alla scoperta di un pezzo di Paradiso. Tutto bello? Certo che no. Purtroppo. Distanze sociali ridotte ai minimi termini (immaginarsi sulle spiagge di Levico...), rare mascherine, in acqua supsurf, canoe di ogni foggia e materiale, pedalò giunti fin quassù dalla sponda levicense, gente a nuotare, ma controlli di sicurezza ridotti ai minimi termini. Qui non ci sono spiagge pubbliche e dunque nessun bagnino. Fortuna che almeno la postazione mobile su gommone della Security una capatina da queste parti la ha fatta. Speriamo solo vada sempre bene...













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