«Serviva a smuovere il sottopasso» 

La contestata pista ciclabile in fondo a via Lago: nuova spiegazione di Oss Emer



PERGINE. A due anni di distanza dalla sua realizzazione (è costata 70 mila euro ed è stata costruita dalla ditta Burlon) ne sono state rese note le motivazioni. Si parla della tanto criticata pista ciclabile in fondo a via Lago (passa sotto la SS47) che ha bloccato l’accesso a Pergine alle auto. Il sindaco Roberto Oss Emer l’aveva definita «sperimentale», poi «provvisoria», poi aveva detto che «sarà eliminata quando aprirà il sottopasso del Rastel». Infine, l’ultima dichiarazione in proposito: «L’ho fatta costruire per dare una spinta alla realizzazione del sottopasso del Rastel perché era tutto fermo». L’affermazione è stata pronunciata prima nel corso della riunione con la popolazione a San Cristoforo, poi, per la seconda volta, nella riunione di martedì scorso con la popolazione di Canale. Inoltre, in sede consiliare (recente seduta) alla richiesta di toglierla fin da subito, Oss Emer si era dichiarato «possibilista», ma la ciclabile è ancora lì con le conseguenze (riconosciute anche dall’amministrazione comunale) disastrose per il traffico che proviene da Caldonazzo e che si immette sulla statale 47 provocando rallentamenti alla circolazione proveniente da Levico Terme. (r.g.)













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