Raso al suolo il “Riposo” che domina il Perginese 

L’edificio che fu osteria, vecchio di 60 anni, in mezzo alla curva panoramica della strada che sale da Canzolino a Montagna lascerà il posto a una nuova casa


di Roberto Gerola


PERGINE. A 60 anni dalla sua realizzazione è stato abbattuto in questi giorni l’edificio “Al Riposo” sulla curva “a strapiombo” lungo la strada che dal lago di Canzolino sale a Montagnaga.

Il nome, la dice lunga sul ruolo dell’edificio che tuttavia riportava il nome della località che è sul territorio del comune catastale di Vigalzano e quindi Comune di Pergine. Una località con qualche casa (una dozzina di residenti) e un laboratorio di legname. L’edificio era un’osteria dove sostava chi saliva a Montagnaga e alla Madonna, anche se ormai da qualche decennio era chiusa. Tra l’altro, proprio dalla curva della strada provinciale è possibile ammirare un panorama unico della piana perginese. Alla storia è passata una cartolina che ritrae Pergine da quel punto: molto nitida, mostra come era Pergine negli anni 50 appunto nel periodo che aveva visto la realizzazione dell’edificio, ma anche della strada a fianco.

In origine il collegamento utilizzato per il Pinetano sul quel versante e lungo la strada che arrivava alla Faida (al Riposo arriva anche via Volpare, la strada chiusa al traffico proveniente da Viarago). E proprio sul questa strada dentro la valletta era stata realizzata una “baita”: l’originaria Osteria al Riposo di Luigi Moser (erano gli anni attorno al 1920). Poi, negli anni 50, la Provincia decise per un nuovo tracciato del collegamento tra Canzolino e Montagnaga, e la famiglia Moser con il figlio Rino decise di spostare l’osteria sulla nuova strada, aggiungendo anche stalle (con maiali e capre) e abitazione. Un lavoro fatto in qualche modo, stando alle dichiarazione di Marilena Moser (figlia di Rino) attuale proprietaria, in quando la casa è risultata prima di fondamenta, tanto da non poter sopportare lavori di ristrutturazione. Un edificio di esclusivo valore affettivo per quanti salivano al Santuario. Su progetto dell’architetto Giuseppe Gorfer si è deciso per la demolizione e il suo rifacimento. Tra l’altro, la nuova casa di abitazione sarà realizzata più arretrata rispetto all’originale.

La località “Riposo” è anche nota per la presenza (sempre lungo la strada provinciale, qualche decina di metri più su) della chiesetta dedicata a S. Caterina, «parrocchia del Bus - La Guardia», dice Marilena Moser, residente a Canale. «Con la nostra famiglia - aggiunge - da sempre incaricata della sua cura».













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