Per le Feste Medievali parte il conto alla rovescia 

Tanti eventi da giovedì a domenica prossimi, tra le novità gli Sbandieratori di Feltre. E l’assalto al castello di sabato verrà filmato per il film “Exitus”


di Roberto Gerola


PERGINE. Impianto tradizionale per le Feste Medievali giunte alla 13ª edizione e in programma da giovedì 26 (con il Grande Banchetto tra le mura del convento) a domenica sera. Ma come ogni anno, la tradizione viene affiancata da novità che susciteranno l’interesse dei visitatori. La presentazione della manifestazione è avvenuta ieri in sala consiliare da parte della Pro Loco con l’intero staff guidato dal presidente Paolo Stefani: da Sandro Zampedri a Alessandro Bencivenga passando per Andrea Oss e quindi dame e armigeri, popolani e cavalieri. A presenziare Stefano Ravelli (Apt), Roberto Oss Emer (sindaco), Giampiero Passamani (Provincia). A condurre la presentazione, Alessandro Bencivenga.

Ha aperto sottolineando che le Feste Medievale quest’anno avranno come elemento importante il film “Exitus” girato (da Bencivenga) a Pergine e a Pinzolo con il perginese Linzo e l’artista Baschenis (1500) a rappresentare il filo conduttore di una vicenda legata al castello di Pergine (nel 1356). Al film manca ancora la scena dell’assalto al castello che si girerà appunto sabato 28. Altra novità, gli sbandieratori di Feltre. Il legame con questa cittadina è storico e risale a quando Pergine faceva parte della Diocesi di Feltre; infine, altra novità, la rappresentazione di “4 Fiorini”, uno spettacolo teatrale rievocativo (in piazza Municipio) con la narrazione della vita quotidiana di un lanzichenecco con le vicissitudini dei poveri contadini costretti a vendersi ai signori per 4 fiorini al mese.

Con le Feste medievali si rievoca un episodio storico che risale al 1356, quando i Cararra e i Brandeburgo si contendevano appunto Castel Pergine. E quindi tutto il centro storico si trasformerà in una villaggio medievale con le “Hostarie”, i campi degli arcieri, dei lanzichenecchi, con le bancarelle con prodotti “di allora”, i castelli di lego, le manovre in battaglia, i falconieri, dame, cavalieri, armigeri, nobili e popolani. Faranno capolino anche “Le macchine di Leonardo” (sala consiliare) degli studenti di del “Tecnologico” al “Curie”, ma anche concerti e mostre di Gianni Angeletti “Il Veneziano” e sulle Miniere di Sandro Zampedri con le sculture di Paolo Pintarelli. Saranno coinvolti sala Maier e Palazzo Hippoliti, via Volpare e via Bortolamei, piazza Serra e Marcadel, i portivi e via Maier. Al centro, piazza Municipio. E poi, appunto la Cena, la “Embandigione” come si legge nel proclama (iscrizioni all’Ufficio Apt). Tornerà tra le mura del convento, sul prato (3000 mq) interno, che permetterà di accogliere decine e decine di commensali ai quali saranno proposti spettacolini.

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