Parte la rinaturalizzazione del lago di Valle e del Rio Saro

FORNACE. Proseguono nell’area nord del lago di Valle i lavori di recupero degli spazi occupati fino alo scorso anno da strutture per la lavorazione del porfido. Si è dato corso alla delibera del...


Fernando Valcanover


FORNACE. Proseguono nell’area nord del lago di Valle i lavori di recupero degli spazi occupati fino alo scorso anno da strutture per la lavorazione del porfido. Si è dato corso alla delibera del maggio 2013 che prevedeva delle prescrizioni e la bonifica del tratto terminale del Rio S. Stefano, come prevedeva la fase B proposta dal Comune di Fornace dopo aver acquisito la piena disponibilità dei terreni interessati. Allo stato attuale, il Comune ha pressoché ultimato la prima fase della bonifica riguardante per lo più le demolizioni e la messa a ripristino completa dell'area destinata ad attrezzature e servizi pubblici, con la restituzione dell'area al servizio ambientale a tutela del Lago a titolo di “intervento compensativo” dell'attività estrattiva. Si evidenzia adesso la natura dell'intervento effettuato dall'amministrazione comunale attraverso la comparazione dello stato dei luoghi prima dell'intervento e lo stato dei luoghi come risultano dopo i lavori di bonifica, come si vede nella foto allegata.

Terreni liberi da edifici

L’area risulta ora completamente libera da manufatti, tenendo presente che l'amministrazione ha preso il possesso dell'area, prima abusivamente occupata, nel febbraio del 2017, come è segnalato al Servizio autorizzazione e valutazioni ambientali della Provincia. Il procedimento di acquisizione delle aree è stato lungo e complesso. Il Comune di Fornace conta comunque di terminare le operazioni di bonifica entro il febbraio 2020, subordinatamente anche ai tempi di rilascio delle autorizzazioni da parte dei competenti Servizi della Provincia.

I nuovi lavori

«La seconda fase del progetto – ricorda l’assessore Matteo Colombini - avrà adesso lo scopo di rinaturalizzare un piccolo specchio d'acqua, il lago di Valle e il tratto terminale del Rio Saro. Il lago è uno specchio d'acqua in cui confluisce il Rio Saro che attraversa l'area della ex cava Paoli. L'obbiettivo del progetto è quello di ripristinare la naturalità del sito, salvaguardando il lago dal trasporto solido operato dal rio, limitando l'apporto alle sole componenti naturali, come avveniva prima dell’attivazione delle cave a monte. L'intervento proposto è l'ultimo in successione temporale nel contesto di altri provvedimenti attuati, allo scopo di garantire al corso d'acqua la minore torbidità possibile dell'affluente».













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