agro irriguo perginese 

Opera di presa manomessa sanzione di 310 euro al Cmf

PERGINE. Costerà 310 euro di sanzione alle casse del Cmf Agro Irriguo Perginese, la manomissione ad opera di ignoti dell’opera di presa che l’ente agricolo ha sul Fersina nei pressi del Croz del Cius...



PERGINE. Costerà 310 euro di sanzione alle casse del Cmf Agro Irriguo Perginese, la manomissione ad opera di ignoti dell’opera di presa che l’ente agricolo ha sul Fersina nei pressi del Croz del Cius (nella foto). Per l’azione dolosa compiuta, il Cmf si era visto arrivare una sanzione amministrativa di 1.300 euro da parte della Provincia (Servizio Acque) a seguito di un verbale della Forestale che aveva eseguito un sopralluogo il 5 giugno scorso.

La sanzione era arrivata al Cmf (tre settimane dopo) senza che quest’ultimo venisse avvisato (a posteriori) del sopralluogo. In pratica, ignoti avevano tolto il meccanismo che regolava la portata secondo la concessione e l’acqua era fuoriuscita senza controllo. Solo dopo il verbale (e la sanzione) Luigino Laner (presidente Cmf) aveva sporto denuncia ai carabinieri provvedendo nel giro di pochi giorni a ripristinare la saracinesca che controllava la portata rimettendo i chiavistelli strappati nella manomissione. Aveva poi annunciato ricorso perché riteneva ingiusta la sanzione.

Nel verbale si specificava che la sanzione era stata comminata anche perché non era stata rispettata la norma a proposito del Dvm. «Ma nelle carte rilasciate dalla Provincia, aveva detto Laner, era scritto che l’obbligo non ci riguardava». In effetti, nella “nuova” sanzione non si fa più cenno al Dvm, ma si conferma il prelievo di acqua senza nessun controllo di portata. «Chiaro, ripete Laner, che noi non abbiamo nessun interesse a manomettere l’opera di presa. Chiaro che è stata opera di qualcuno che ci vuole bene e per questo abbiamo subito presentato denuncia ai carabinieri, preannunciando un ricorso contro la sanzione. Anche perché l’acqua non si perdeva, ma ritornava nell’alveo del Fersina».

Tra invio di documenti ed altro, sono passati oltre sei mesi e l’altro giorno appunto la sanzione è arrivata seppur notevolmente ridotta. «Non presentiamo ricorso, ci ha detto ieri Laner, in quanto ai soci costerebbe più presentare le carte che pagare 310 euro». Un rammarico: «Nel tratto c’è da anni una derivazione illegale che noi abbiamo fatto presente. Non si è fatto nulla se non chiudere il rubinetto». (r.g.)













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