«Mercatini, un successo nonostante il maltempo» 

Il bilancio della manifestazione. Domani è l’ultimo giorno di apertura delle casette a Levico Il presidente Filippi: «Partiti con la pioggia, ma dopo l’Immacolata l’afflusso è stato costante»


Franco Zadra


Levico terme. Si chiude con il sorriso degli espositori la diciottesima edizione del Mercatino di Natale nel Parco Asburgico. Domani è l’ultimo giorno di apertura di quello che ha rappresentato il debutto come presidente del Consorzio Levico Terme in Centro, Efrem Filippi, «abbastanza soddisfacente». «Iniziato sotto la pioggia – dice Filippi – per i primi due weekend il maltempo ha certo scoraggiato un afflusso maggiore, ma la gente non è mai mancata e quando il tempo si è stabilizzato, dopo l’Immacolata, è sempre stato costante e continuo, anche nei venerdì, così che abbiamo pareggiato il novero dei visitatori che ci hanno gratificato sul finale».

«È il primo anno che veniamo – dice Faustino Mores, alla casetta delle tisane di una azienda agricola di Feltre -, ma certamente sarà un’esperienza da ripetere e abbiamo già messo la domanda per il prossimo anno. Nella mia postazione sono stato anche fortunato poiché facevo quasi sempre la prima vendita essendo praticamente all’ingresso, e ho avuto clienti da tutte le regioni d’Italia, a parte forse il Molise».

Soddisfatto anche Marco Facchinelli con la sua casetta del miele, storico espositore del Mercatino di Levico. «Vorrei sottolineare – dice Facchinelli – l’importanza di una buona regia dietro al successo dei mercatini di Natale. Da altre parti non ho constatato quanto qui a Levico ho invece sempre trovato, una promozione puntuale, una selezione attenta alla qualità, e una certa pluralità e varietà nei prodotti offerti, per non parlare poi della location che è favolosa».

Svetlana Janjic ha una pasticceria dietro al Bren Center a Trento ed è il terzo anno che viene a Levico a proporre la sua cioccolata. «I trentini non vanno matti per la cioccolata – dice Janjic –, ma clienti dal Veneto e dalla Lombardia fanno molta più incetta e ci danno soddisfazione. Torneremo sicuramente anche il prossimo anno perché qui arriva un sacco di gente».

«Sono forse venuti meno – dice Katia Micheletto nella sua casetta con artigianato in vetro soffiato – clienti dalla Lombardia per via di Sant’Ambrogio, ma in conclusione sono molto soddisfatta di come è andata e tornerò ancora il prossimo anno».

«Per le esposizioni all’aperto – dice Luigi Frigo, altro storico espositore levicense – le condizioni meteo sono quelle che decidono in gran parte per la buona riuscita o meno. Ci sarebbe da dare un premio ai visitatori dei primi due weekend che giravano con l’ombrello, ma se questo è l’anno zero di un decennio che si apre, pur non essendo stato un anno da record, direi che le premesse ci sono tutte per crescere ancora e andare sempre meglio».

E in tanti stanno già pregustando il lungo ponte dell’Immacolata del prossimo anno che nella previsione dei più sarà un momento clou, tempo permettendo, come Claudio Pasquini «forse – dice – il venditore più “vecchio” del Mercatino». «Non è solo business – conclude Filippi -, gli espositori che selezioniamo sempre più rigorosamente hanno tutti una marcia in più per la passione che ci mettono che poi si riflette nella qualità dei loro prodotti».













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