Lingua e ideologia: l’Istituto culturale prepara la mostra

Valle dei mocheni. Quest’anno il Covid ha fermato le normali attività anche espositive dell’Istituto Culturale Mocheno. Solo il bellissimo maso Filzerhof manterrà la sua apertura domenicale fino al...



Valle dei mocheni. Quest’anno il Covid ha fermato le normali attività anche espositive dell’Istituto Culturale Mocheno. Solo il bellissimo maso Filzerhof manterrà la sua apertura domenicale fino al termine dell’attuale mese di settembre. Per la prossima primavera, intanto, si sta già lavorando alla preparazione di una interessante mostra specialistica temporanea legata alla lingua mochena, che si articolerà in diverse parti per cercare di mettere in gioco le nozioni emerse negli ultimi decenni anche a livello di studi, sul rapporto fra lingua e ideologia, sia dal punto di vista della linguistica che storico-antropologico.

Sarà tutto un percorso raccontato attraverso esempi che riguardano la comunità mochena con agganci più generali. Saranno dunque molte le attività legate alla mostra, che coinvolge sia Università di Trento sia Eurac. Per questo motivo si cercherà di renderla il più divulgativa possibile. Uno dei nodi da sciogliere, che anche la gente chiede, sarà quello di collocare la dimensione delle minoranze linguistiche all’interno della contemporaneità.

Per fare tutto ciò, si cercherà di spiegare in modo semplice e chiaro cosa significa lingua, linguaggio, plurilinguismo perché spesso si è legati a concetti e luoghi comuni da rivedere e ricostruire. Accanto alla mostra saranno allestite postazioni multimediali per mettere in luce alcune dinamiche contraddittorie legate all’utilizzo della lingua mochena.

Cambiando argomento, ma continuando il viaggio in Valle dei Mocheni / Bersntol, al di sopra di ogni più rosea aspettativa sono state le presenze soprattutto di turisti sudtirolesi e italiani che quest’estate hanno apprezzato particolarmente il maso Filzerhof, il mulino e la segheria veneziana, strutture di pregio storico con un’ottima conservazione di oggetti alcuni anche piuttosto rari. Pur non avendo impianti e piste da sci, c’è sempre un forte richiamo turistico da parte di questa “valle da sogno", per la bellezza del territorio e delle sue caratteristiche peculiari, tra cui la lingua mochena, conservata e coltivata gelosamente dalla popolazione locale.GIO.F.













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