successo alle don milani dei corsi dell’università della terza età 

Le lezioni di informatica di Bindi per 140 studenti Uted

PERGINE . L’affascinante tema dell’informatica, il corretto uso, le potenzialità, i rischi di smartphone, e tablet, sono stati i temi molto apprezzati all’auditorium delle Don Milani da oltre 140...



PERGINE . L’affascinante tema dell’informatica, il corretto uso, le potenzialità, i rischi di smartphone, e tablet, sono stati i temi molto apprezzati all’auditorium delle Don Milani da oltre 140 studenti dell’Università della terza età e del tempo disponibile. La lezione, tenuta dal professor Francesco Bindi, il divulgatore informatico dei Laboratori di informatica ludica, ha trovato la massima attenzione da parte del pubblico, facilitata anche dalla proiezione di esaurienti slide.

Francesco Bindi ha proposto inizialmente un viaggio in quelle che erano le nuove tecnologie negli anni ottanta e novanta: schede telefoniche, calcolatrici, cd, videocassette, cineprese tra le altre, messe a paragone con lo strumento che le racchiude tutte: lo smartphone (e iPhone) o il tablet.

«I nostri contadini – ha spiegato - avevano dapprima timore dell’avvento dei trattori, ma hanno capito poi che questi mezzi avrebbero velocizzato i processi lavorativi. Ecco, allo stesso modo dobbiamo non aver paura di questi nuovi strumenti che portano molte opportunità, anche accanto a moltissimi rischi: non ultime la perdita di posti di lavoro, ma anche la creazione di nuove professionalità e la possibilità che i social vengano utilizzati male e troppo». Il viaggio ha poi fatto una carrellata sulle gestione account, store, acquisti online, la profilazione dei nostri dati in mano a Facebook, Whatsapp e i gruppi sempre più invasivi, le fake news e qualche consiglio utile. Ricordando che esistono già da alcuni anni le App per anziani, la possibilità di prenotare una visita attraverso il Cup online o di consultare le nostre analisi con il servizio FastTreC. Nuove tecnologie insomma utili per sapersi muovere meglio e migliorare la nostra vita quotidiana. (f.v.)













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