La nuova mobilità elettrica non entusiasma Pergine 

Scarso pubblico alla Giornata organizzata da Comune e Provincia nonostante le molte proposte: in piazza auto elettriche, ibride, car sharing e bici assistite


di Roberto Gerola


PERGINE. Convegno, esposizioni, dimostrazioni, consigli e illustrazioni, test-drive: il contenuto della “Giornata della Mobilità elettrica” organizzata ieri in piazza Garibaldi dal Comune in collaborazione con la Provincia ha registrato tutta una serie di proposte che forse non hanno soddisfatto le aspettative in quanto a partecipazione. Una trentina di persone al convegno, svoltosi nella sala assemblee della Comunità, ma in piazza poca gente. Qualche curioso, qualche appassionato della prima ora, ma niente più. Tutto questo al di là dell’effettivo interesse che il settore della mobilità alternativa sta suscitando. Appunto in piazza non solo auto elettriche, ma anche ibride, car sharing, bici con pedalata assistita e poi settori in qualche modo connessi: pannelli fotovoltaici, riscaldamento con stufe a legna.

Pergine si è mosso ormai da qualche mese sull’argomento, installando due colonnine per la ricarica delle auto appunto in piazza Garibaldi. Nel novembre scorso, per organizzazione dell’assessore Massimo Negriolli insieme ai consiglieri Francesco Franceschi e Morgan Betti, c’era stata appunto l’inaugurazione delle “colonnine” e l’annuncio della “Giornata” aperta con il convegno. Agli organizzatori citati si è affiancato Maurizio Fauri docente all’Università di Trento che ha parlato appunto delle auto elettriche sviluppando e approfondendo l’argomento anche dal punto di vista tecnica. Innanzitutto l’introduzione da parte di Negriolli, poi qualche dato con Morgan Betti (Franceschi era moderatore). Accanto ai dati sull’utilizzo delle colonnine a Pergine (182 ore di ricarica, 137 sessioni, 825,5 KWh caricati), qualche raffronto a livello provinciale e qualche dato a livello nazionale ed europeo. Per esempio, 2.400 auto (elettriche e ibride) immatricolate in Trentino dal 2012 al 2017; solo 360 vetture “pure”; In Italia nel 2017, 66.760 le auto ibride e 1.879 quelle elettriche: la loro vendita sempre nel 2017 è rispettivamente del 71% e del 38,6%. Poi raffronti con altri Paesi e le loro politiche sulla mobilità in via di adozione. Ha concluso affermando che è soprattutto la scarsa conoscenza (sensibilità) del settore a frenare lo sviluppo della mobilità alternativa. Panoramica locale anche da parte di Fauri con l’illustrazione della situazione mobilità. Per esempio, in Trentino, 155.000 veicoli nel 1981 e 498.000 nel 2016. La dinamica dei trasporti vede ancora la prevalenza di quello su gomma anche se qualcosa si muove.

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