La Cassa Rurale Alta Valsugana tende la mano ai club sportivi 

L’iniziativa. L’Alta Valsugana e Tesino ha varato “Sport in movimento”, mutui a tasso agevolato rivolti alle associazioni dilettantistiche per acquistare pulmini. Completa i contributi provinciali


ROBERTO GEROLA


Pergine. Due nuove iniziative finanziarie della Cassa Rurale Alta Valsugana a favore di importanti componenti della comunità. Riguardano i giovani atleti, le associazioni sportive dilettantistiche, gli anziani e i disabili. Sono proposte (per soci e clienti) destinate alle necessità che emergono da una società in evoluzione. A parlarne ieri mattina nella sede di palazzo Tomelin, il presidente Franco Senesi con il direttore commerciale Massimo Tarter, insieme a Daniele Lazzeri. Si tratta di finanziamenti fino a 50.000 euro attraverso mutuo fino a cinque anni. Il territorio di competenza è l’Alta Valsugana (con Novaledo compreso) e Trento.

Sostegno ai club sportivi

Per quanto riguarda il settore sportivo, la proposta viene incontro alle associazioni sportive che preoccupandosi dei giovani atleti, utilizzano i pulmini per il loro trasporto collettivo. Spesso sono guidati da volontari, spesso sono pure automezzi obsoleti e quindi per certi versi poco sicuri e inquinanti, spesso le rispettive associazioni sportive proprietarie hanno problemi finanziari per il loro acquisto e manutenzione. Con la proposta della Cassa Rurale (non a caso viene denominata “Sport in movimento”) si facilita l’acquisto di questi automezzi con agevolazioni che si aggiungono al contributo erogato dalla Provincia (si fa riferimento al recente regolamento provinciale sullo sport, condizione indispensabile per accedere alla proposta della Cassa Rurale). Insieme al mutuo (tasso fisso agevolato all’1,90%) anche la gratuità (per il primo anno) dell’assicurazione Rc auto, la kasko e la polizza infortuni del conducente. Nel secondo annuo, lo sconto è del 50%.

Anziani e disabili

L’altro settore sul quale la Cassa rurale interviene con la proposta innovativa “Senza Barriere” riguarda disabili e anziani e mira all’abbattimento delle barriere. Precisamente, come è stato spiegato, «si tratta del primo finanziamento destinato alle persone con invalidità dalla nascita, da infortunio o malattia pari o superiore al 50%; si estende anche alle famiglie con figli minori o genitori conviventi con invalidità pari o superiore sempre al 50%. Sparla quindi di acquisto di autovetture per disabili, di sbarrieramento di bagni e cucine nella casa di abitazione, o di installazione di ascensori, montascale o monta persone. In questo caso il tasso fisso agevolato è dell’1.75%. In questo caso, il mutuo viene erogato sul conto corrente (sul quali arriva anche l’eventuale contributo pubblico). Il mutuo viene decurtato una volta incassato il contributo pubblico. Per quanto riguarda la parte burocratica, è sufficiente rivolgersi al “gestore di riferimento».

Nel concludere la presentazione, Senesi e Tarter hanno sottolineato l’attenzione rivolta a chi si prende cura degli anziani e dei loro familiari disabili, ma anche di quanti nel mondo del volontariato si occupano della crescita e della salute dei ragazzi sempre più impegnati nello svolgimento di attività sportive.















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