In Panarotta finalmente  i cartelli di “tutto esaurito” 

Soddisfazione da parte dei gestori delle due strutture ricettive della montagna Roberta Oss: «Da noi all’Hotel Compet le presenze per metà sono tedesche»


di Roberto Gerola


PERGINE . Momento felice per la stazione invernale della Panarotta in questo periodo. La conferma viene dai due operatori turistici con le altrettante strutture alberghiere al Compet. Matteo Anderle (per l’Is-ciot, con albergo e Garni Wellness) e Roberta con Fabrizio Oss (Hotel Compet) confermano che la stagione si presenta bene. Addirittura, Roberta fa sapere che «siamo pieni. C’è stata sì qualche defezione in dicembre, ma ora l’hotel è al completo e si sta lavorando bene. Le presenze sono metà italiane e metà tedesche». Non è da meno Matteo Anderle che se conferma la buona situazione, ribadisce che c’è ancora da fare per la Panarotta. Del resto, da entrambe le strutture emerge che la nevica ha reso le piste della Panarotta un gioiello per gli sciatori. Un gioiello che fa ben sperare per la conclusione della stagione.

Anche se i problemi della Panarotta sono sempre quelli e Matteo Anderle non li nasconde evidentemente. Garantire l’innevamento artificiale con il nuovo più grande bacino di accumulo magari attraverso la realizzazione di un laghetto estivo, e potenziare le strutture con lo ski-weg e la pista di slittino sono le priorità. Poi come più volte è stato detto e scritto occorre metter mano allo Chalet Panarotta (per altro ben funzionante) e soprattutto riuscire a riutilizzare l’edificio Cima Esi, abbandonato da anni e proprietà della società Panarotta.

Se le piste sono perfettamente innevate e quindi rappresentano un’attrattiva non solo per i perginesi, occorre evidenziare che le attrazioni sono decisamente migliorate con due semplici e piccoli punti di ristoro alla base delle piste. Una è in territorio del Comune di Frassilongo e quindi alla basa della “Rigolor”, l’altra è sul territorio dell’Asuc Pergine, alla base della “Malga”. Sono due casette che offrono di ché ristorarsi dopo la discesa. Per la “Rigolor” c’è la casetta del Consorzio Pro Loco della Valle dei Mocheni, gestita da Andrea Bonincontro, titolare del “Van Spitz” a Kamaovrunt, la località sul versante sinistra della valle collegata con la Panarotta attraverso la strada della Tingherla; il ristoro della “Malga” è vicino all’edificio un tempo stalla della malga, ed è gestito da Lorenzo Eccher (titolare della Malga Montagna Granda, il ristorante che per la cronaca ha registrato il tutto esaurito per il veglione di Capodanno.

Le due strutture sono molto apprezzate e completano l’offerta di ristorazione, in attesa che i “progetti” vengano realizzati.

Anche il tratto di collegamento tra la strada provinciale per la Panarotta e la Malga Montagna Granda (strada che poi prosegue sul territorio di Frassilongo fino a superare il rio Rigolor, raggiungere la Tingherla e quindi la Valle dei Mocheni) sta trovando sistemazione in questi giorni. Nel senso che, ora intavolata all’Asuc Pergine, è destinata a passare ai Comuni sul territorio dei quali si ritrova: Pergine e Vignola Falesina.













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