Ecco il referendum per il no al Comune nell’ex Cinema

levico terme. E’ stata illustrata ieri alla cittadinanza, nel corso di una conferenza stampa promossa dalla Lega Salvini Trentino e da Impegno x Levico, la proposta di referendum relativa alla nuova...


Beppe Castro


levico terme. E’ stata illustrata ieri alla cittadinanza, nel corso di una conferenza stampa promossa dalla Lega Salvini Trentino e da Impegno x Levico, la proposta di referendum relativa alla nuova sede del Comune di Levico Terme. A presentarla per il Carroccio Cristian Libardi e per il sodalizio civico Tommaso Acler e Laura Uez.

Il quesito del referendum

«Preso atto dell’accordo stretto tra il Comune di Levico Terme e la Provincia di Trento, alla presenza del Patrimonio del Trentino, riguardante la realizzazione del nuovo municipio con contestuale cessione delle ex scuole alla Provincia e abbattimento de La Masera, volete che la nuova casa comunale venga realizzata nell’ex cinema?».

L’obiettivo dei promotori è di ridiscutere l’accordo tra Comune e Provincia in quanto scaduto nel maggio scorso e quindi promuovere il referendum per impedire attraverso il voto popolare il trasferimento del Municipio nell’edificio fatiscente dell’ex cinema di via Dante. Tommaso Acler rappresentante della coalizione “Progetto Comune”: «Riteniamo procedere con il referendum per ridare la parola alla cittadinanza visto che le scorse elezioni amministrative, per certi versi sono state falsate dalla coalizione di Gianni Beretta in quanto sostenevano che l’accordo per il nuovo municipio tra Provincia e Patrimonio Trentino non si poteva cambiare. Una bugia visto che l’accordo era già scaduto prima del voto. Adesso prima che si arrivi a una nuova ridefinizione dell’accordo tra il Comune di Levico, Provincia e Patrimonio Trentino, vogliamo che ci sia una consultazione popolare più ampia dove gli elettori, compreso i sedicenni, potranno in democrazia esprimere il loro parere sul futuro urbanistico della propria città e la nuova ubicazione del municipio. Riteniamo idonei ad accogliere gli uffici comunali gli edifici delle ex scuole in via Slucca de Matteoni. Una soluzione che faciliterebbe la vita a tutti i residenti e in particolare a quelli delle frazioni. L’amministrazione comunale dovrà tenere conto poi del risultato del referendum perché non si può tradire mai la volontà popolare. Ci dispiace che partiti di maggioranza e opposizione si sono dichiarati contrari a questo strumento democratico». Laura Uez ha aggiunto: «Inizialmente si prevedeva una spesa di 5 milioni e adesso siamo arrivati a 8 e sono sicura che il costo crescerà ancora ed ogni eventuale altra cifra extra sarà probabilmente in onere al Comune di Levico. Altro che opera gratis, l’ente termale dovrà cedere alla Provincia la struttura delle scuole delle quali non si conosce il reale valore economico in quanto non è mai stata fatta una reale stima del compendio». Infine Cristian Libardi: «Intanto lasciatemi bacchettare Movimento 5 Stelle e Pd, oggi assenti ingiustificati visto che il referendum è uno strumento democratico che tutti dovrebbero sostenere. Mi auguro che il pentastellato Maurizio Dal Bianco e il presidente del consiglio del Pd Crescenzo Latino voteranno favorevolmente il prossimo 24 settembre la proposta di consultazione referendaria. Sempre nello stesso civico consesso chiederemo l’annullamento in autotutela della delibera 181 del commissario Simoni Variante ex Cinema - nuovo municipio”».













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