Dal Marie Curie escono sei famiglie “digitalmente responsabili”

Pergine. Sono state sei le famiglie che hanno partecipato al Progetto Digital Family Responsability Genitori e figli in rete proposto dal Curie attraverso i propri docenti e esperti esterni. E ieri,...



Pergine. Sono state sei le famiglie che hanno partecipato al Progetto Digital Family Responsability Genitori e figli in rete proposto dal Curie attraverso i propri docenti e esperti esterni. E ieri, al termine di questo percorso formativo è stato consegnato loro una sorta di attestato come riconoscimento dell’impegno e della volontà dimostrati con l’obiettivo di attuare quelle buone pratiche necessarie a condividere con i figli anche l’uso di internet, dei pc, dei cellulare e dei social in generale. Dopo l’introduzione del docente Sebastiano Libri (responsabile del Progetto Salute nel quale rientra l’iniziativa) ha parlato il dirigente Paolo Chincarini: strumenti essenziali sul lavoro e nello studio, spesso nascondono pericoli; è compito della scuola di promuoverne l’uso consapevole coinvolgendo anche i genitori che spesso si trovano in difficoltà. Ha poi auspicato che la partecipazione di genitori e figli sia maggiore nei prossimi anni. Quindi Giovanna Baldissera (cittadinanza digitale per l’Agenzia della famiglia) che ha parlato della necessità che i genitori condividano con i figli il mondo virtuale che i giovani hanno trovato e che invece molti genitori conoscono poco. Ha parlato anche della Giornata internazionale della sicurete in rete dei minori, del “mese” di “Safety Internet” promosso dalla Provincia insieme a numerose altre iniziative. Quindi Marina Stenghel (animatrice digitale) e Elisabetta Nanni (Iprase). Ha concluso lo psicologo Matteo Kettmayer (team Navigare a vista) che ha illustrato i gli incontri con genitori-figli e quanto è emerso. Infine, consegna degli attesti alle sei famiglie con i figli coinvolti: Quaiatto, Zarnoune, Zampedri, Caputo, Barbieri e Oberosler. R.G.













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