Cattura delle anatre: arriva la diffida degli animalisti 

Polemiche sul lago. Lipu, Eppa, Legambiente e Wwf hanno inviato il documento al sindaco «Serve l’autorizzazione del Comitato faunistico, altrimenti si tratta di atto vietato e illegittimo»


ROBERTO GEROLA


Pergine. Gli anatidi in riva al lago, sponda perginese, sono al centro di una disputa tra Comune e animalisti. In data 1° aprile, il sindaco Roberto Oss Emer aveva emesso un’ordinanza per il loro spostamento (cattura e affido a privati) in quanto recavano (e recano) seri inconvenienti all’utilizzo delle spiagge pubbliche. Si parla soprattutto delle loro deiezioni sulle spiagge e in acqua. Non è certo piacevole camminare in mezzo alle cacche degli anatidi, né tantomeno fare il bagno in acque inquinate dalla cacche, nonché stendere un telo sulla spiaggia e sdraiarsi.

Il sostegno dell’Apss

A supportare l’azione dell’amministrazione comunale le segnalazioni dell’Azienda sanitaria (Direzione igiene e sanità pubblica) che confermava come «la spiaggia dei Pescatori (questo ancora nel 2016) si trovasse in condizioni igieniche degradate tali da non garantire la salute pubblica degli utenti a causa della permanenza degli anatidi». E scriveva che «gli animali arrecano danno all’ecosistema del lago provocando competizione circa la nidificazione, l’approvvigionamento dell’alimentazione, l’aggressività tra specie diverse, l’allontanamento di specie eccetera».

Nuove specie di anatre

Sempre l’Azienda parla di «importazione di animali domestici», di «nuove specie non autoctone», di «danni irreversibili all’ambiente naturale con diminuzione della biodiversità e trasformazione dello stesso».

Non è fauna selvatica

Anche il Servizio foreste e fauna della Provincia parla di «animali domestici» affermando che si tratta «verosimilmente di animali abbandonati da privati che poi hanno prolificato in loco». E ancora che «non trattandosi di fauna selvatica non erano necessarie specifiche autorizzazioni da parte di altri enti ai fini della cattura e che gli anatidi in oggetto si sarebbero potuti cedere a chiunque fosse stato interessato al loro mantenimento».

L’ordinanza

Il sindaco ha quindi emesso l’ordinanza è stata quindi emessa in base all’articolo 62 del Codice degli enti locale della Regione che attribuisce al sindaco il potere di emettere ordinanze contingibili e urgenti in materia di igiene e sanità e pubblica sicurezza. Custodi forestali comunale, agenti del Corpo forestale, personale operai del Comune con eventuale assistente della Polizia locale, sono incaricati in proposito.

Animalisti contrari

Di tutt’altro avviso i responsabili degli enti animalisti (Lipu, Eppaa, Legambiente e Wwf) che hanno inviato al sindaco una diffida e si dichiarano pronti a ricorrere in sede giurisdizionale. Parlano di “animali selvatici”, parlano di “oca grigia” e “oca selvatica” nate in natura sul lago di Caldonazzo oppure sul lago Pudro, sono probabilmente discendenti di tre esemplari di oca grigia di probabile origine aufuga (sfuggito alla cattività) e arrivati sul lago di Caldonazzo. Infine, l’avvertimento: «Necessarie le autorizzazione del Comitato faunistico, altrimenti si tratta di atto vietato e comunque illegittimo».

L’allontanamento degli anatidi è condiviso anche dagli operatori turistici della zona, Michele Corradini (albergo Valcanover) per primo.













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