Cantiere ai Canopi, tre mesi di verifiche archeologiche 

L’appalto del Comune. Affidato alla Cora srl di Trento il compito di procedere a ulteriori  analisi del terreno nell'area venuta alla luce in seguito agli scavi per il parcheggio interrato


ROBERTO GEROLA


Pergine. Appalti all'impresa Cora Società Archeologica srl di Trento i lavori di scavo archeologico relativo alle stratificazioni rinvenute durante gli scavi ai Canopo relativi alla realizzazione del parcheggio interrato. Si tratta di un intervento da parte del Comune per verificare ulteriormente il valore archeologico avvenuto qualche settimana fa durante i lavori.

A questo proposito la dottoressa Nicoletta Pisu (Beni archeologici della Provincia) che sta seguendo il cantiere, ci ha detto ieri che «è stato verificato che quanto rinvenuto risale al V – VI secolo dopo Cristo e quindi di epoca tardo romana. Si tratta di strutture che consistono in buche per pali in legno e perimetrazioni in sassi, le cui funzioni sono tutte ancora da verificare. Tra i reperti anche vetri e altri cocci insieme a una mezza dozzina di monetine. Il tutto conferma l'epoca dei reperti».

In sostanza, l'impresa ha tre mesi di tempo per procedere nelle ulteriori analisi del terreno nell'area venuta alla luce in seguito agli scavi per il parcheggio. Si potranno così conoscere la reale consistenza di quanto trovato ma anche di cosa facevano parte le strutture individuate. L'intervento da parte dell'impresa Cora indica un costo globale di circa 50.000 euro. Naturalmente i lavori sono eseguiti in stretta collaborazione con i Beni culturali della Provincia. Il cantiere archeologico dei Canopi è il primo nel dopoguerra “scoperto” a Pergine di questo genere cioè avvenuti durante lavori di carattere edile. Altri due cantieri hanno riguardano solo chiese: la Natività e San Carlo.

La dottoressa Pisu ha confermato che sarà indetta una pubblica presentazione di quanto rinvenuto nel cantiere dei Canopi.













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