IL LUTTO

Addio a Fernando Valcanover, giornalista gentiluomo

Il "Trentino" perde un altro storico corrispondente da Pergine Valsugana


 



PERGINE. Aveva un certo stile e una naturale eleganza nel modo di porsi nei confronti degli interlocutori. Un modo di fare, con quel sorriso aperto e sincero, che lo contraddistingueva. Unito all'amore per la scrittura e al racconto quotidiano della cronaca cittadina, con i suoi fatti e le sue vicende umane grandi e piccoli, che ne faceva un giornalista appassionato e competente.

E' un giorno triste per la famiglia del giornale "Trentino". E' scomparso stamane, giorno di Ferragosto, Fernando Valcanover. Dopo Roberto Gerola, il giornale Trentino perde un altro dei suoi storici collaboratori, altra colonna della cronaca di Pergine Valsugana. Fra una settimana, il 22 agosto, avrebbe compiuto 79 anni.

Per circa 40 anni Fernando era stato corrispondente, prima per l' "Alto Adige" e poi per il "Trentino", da quello che è il terzo Comune del Trentino, dopo il capoluogo e Rovereto. Un impegno che aveva onorato fino a un paio di mesi fa, quando la malattia l'aveva costretto a fermarsi.

Persona gioviale e dall'animo buono, lascia la moglie Rita, con la quale l'anno scorso aveva festeggiato i 50 anni di matrimonio, e la figlia Giovanna, anche lei per anni collaboratrice del giornale, con il marito Giorgio e gli amati nipoti Veronica e Lorenzo.

Insegnante in pensione, Fernando Valcanover era stato anche referente del Coni per l'Alta Valsugana e membro del direttivo della As Fersina, che all’epoca si chiamava ancora Euromix Perginese.

Fernando se n'è andato a meno di due mesi dalla scomparsa di Roberto Gerola, che con lui aveva seguito per una vita le cronache perginesi. Un rapporto, il loro, di sana concorrenza e competizione, non senza qualche bisticcio dovuto anche ai caratteri ostinati: si contendevano le notizie, con l'istinto - connaturato al giornalista - di "arrivare per primo". Il destino ha voluto che siano arrivati assieme al traguardo della loro vita. Non li dimenticheremo. (l.m.)

 













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»