Orsi, nuova udienza al Tar. La Lav: «La Provincia insiste sugli abbattimenti»

La decisione attesa tra oggi e lunedì. Per la Provincia il piano di trasferimento di JJ4 in Romania è «incompleto»



TRENTO. E’ attesa tra oggi (22 giugno) e lunedì la decisione del Tar sulla sorte di JJ4 e MJ5. All’ udienza di oggi la Lav è stata l'unica associazione presente con il proprio legale Claudio Linzola.

"Il Tar è voluto entrare nel merito dell'auspicato trasferimento di JJ4, e di questo Lav è stata colpita positivamente. Attendiamo la decisione del Tribunale tra stasera e al più tardi lunedì per realizzare speriamo i prossimi passi da fare per salvare definitivamente Jj4 e Mj5, confidiamo che il Tar Trento accolga le nostre richieste di sospendere ulteriormente le uccisioni e di intimare alla Provincia di avviare il trasferimento dell'orsa jj4 secondo il piano da noi ufficializzato qualche giorno fa proprio su richieste dello stesso Tar", ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici Lav. "Purtroppo, constatiamo che ancora una volta la Provincia di Trento e il suo presidente Maurizio Fugatti, tramite il proprio legale, nonostante un piano di trasferimento tecnico-scientifico per la salvezza di Jj4 in un santuario rifugio in Romania, interamente realizzabile a nostre spese, si è mostrata arroccata nell'unica posizione presa oltre due mesi fa e mai modificata: uccidere Jj4 reclusa al Casteller e Mj5, per fortuna ancora libero nei boschi del Trentino", ha proseguito Vitturi.

Un piano - si legge ancora nella nota - che è stato definito dal legale della Provincia di Trento "incompleto, ad esempio, nella parte di documentazione Cites necessaria per la traslocazione" ben sapendo, invece - ancora la nota della Lav - che è solo la Provincia, come proprietaria giuridica degli animali, che può averla. "Una scusa quindi inconsistente e che si somma a quanto Giunte e Uffici dovevano fare in questi anni e non hanno fatto per la reale prevenzione degli incontri umani-orsi, soffiando così sulle paure della popolazione”, scrivono gli animalisti. 













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