il caso

"Orsa Jj4, la ospitiamo noi": la proposta di un rifugio per orsi in Baviera

Il rifugio di Bad Füssing occupa undici ettari (come l’area dell’ex Michelin a Trento) e ospita 14 orsi provenienti da cattività e allevamenti non appropriati alla specie


Jeanne Perego


MONACO DI BAVIERA. L’orsa JJ4, che ha ucciso Andrea Papi, potrebbe trovare casa in Bassa Baviera. Il rifugio per orsi di Bad Füssing nel distretto di Passavia, gestito dall’associazione onlus Gewerkschaft für Tiere e.V., due settimane fa ha inviato una lettera di intenti al tribunale amministrativo di Trento per salvare l'animale dall'abbattimento, proponendosi come custode, e sta attendendo la risposta. Lo ha confermato alla stampa tedesca e in un’intervista alla Radiotelevisione bavarese, l’avvocato Arpád von Gaál, presidente dell'associazione.

Secondo von Gaál diverse istituzioni di questo tipo avrebbero offerto un rifugio all'animale. Il caso di JJ4, conosciuta anche con il nome di Gaia, è particolarmente sentito dalle associazioni ambientaliste del Land a sud della Germania anche perché si tratta della sorella dell'orso “problematico” Bruno, ucciso per decisione delle autorità in Baviera nel 2006 (sono già trascorsi ben diciassette anni). Il rifugio di Bad Füssing occupa undici ettari (grande quindi quanto l’area dell’ex Michelin a Trento) di un ex sito della Bundeswehr, l’esercito tedesco, e attualmente ospita 14 orsi provenienti da cattività e allevamenti non appropriati alla specie, ma ha una capienza per 17 animali che possono vivere in recinti differenti di almeno un ettaro.

Secondo von Gaál, accogliere una femmina di orso selvatico sarebbe una sfida, ma lui e i componenti della sua associazione sono disposti ad accettarla se questo può portare a evitare l’abbattimento di Gaia. E l’animale ha una chance in più perché si tratta di un animale sano. Nel rifugio per orsi gestito dall'associazione "Gewerkschaft für Tiere e.V.", che è finanziata da donazioni e che gestisce anche un rifugio con altri 500 animali a Germering vicino a Monaco, vivono una vita protetta nella natura animali come Balu e Tibor, orsi bruni dei Carpazi, 280 kg il primo e 250 il secondo, salvati da un circo itinerante in Spagna che voleva sopprimerli perché non si lasciavano addestrare per le tradizionali esibizioni circensi; e poi Vipas, 400 kg di peso, arrivata nel 2019 dalla Lituania dove era costretta a andare in scooter sulla pista di un altro circo; e ancora Ben, 400 chili, l'ultimo orso da circo della Germania, arrivato al santuario per orsi nel 2016 dopo essere stato confiscato dall'ufficio distrettuale di Deggendorf. E, infine, Aurora, arrivata in Baviera dall’Albania in pessime condizioni in quanto era costretta a vivere in una piccola gabbia.

Sul sito dell’associazione sono presentati tutti gli animali ospiti del rifugio con le loro commoventi storie. L’orsa attualmente rinchiusa al Casteller potrà raggiungerli presto? Von Gaál prevede che la decisione sul destino di JJ4/Gaia non sarà presa prima di maggio, ma già stima l’eventuale costo del trasporto dell’orsa: da 10.000 a 20.000 euro













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