informazione

Ordine dei giornalisti, premiati alcuni pubblicisti e professionisti iscritti all’albo da 50 anni

Dalla presidente Mair l’appello per un Ordine giornalisti e delle giornaliste. Momento di silenzio per i colleghi minacciati o che hanno perso vita



TRENTO. Nel corso della seconda giornata della due giorni dedicata ai 50 anni dell'Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige ospitata nel Palazzo della Regione, sono stati premiati per i 50 anni di iscrizione all'albo dei giornalisti i professionisti e pubblicisti Carlo Andreotti, Enrico Bortolamedi, Giuseppe Casagrande, Marco Corradini, Alessio Danieli, Franco De Battaglia, Alberto Folgheraiter, Carlo Giordani, Mauro Lando, Antonio Scaglia, Hartmuth Staffler, Maurizio Struffi, Toni Visentini.

La premiazione è avvenuta dopo gli interventi su "Chi eravamo", con i giornalisti Giacomo Santini, Hansjorg Kucera e Margherita Detomas, e prima della "fotografia di oggi", l'indagine sullo stato della professione giornalistica promossa dall'Ordine regionale curata dal Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell'Università di Trento. 

In regione si contano seicentonovantasette giornalisti professionisti, 1.027 giornalisti pubblicisti e 24 praticanti.

I 50 ANNI DELL’ORDINDE DEI GIORNALISTI DEL TRENTINO ALTO-ADIGE 1972/2022. NELLA FOTO: GIANFRANCO BENINCASA, CARLO BARTOLI PRES. ORDINE NAZIONALE, MAURIZIO FUGATTI PRES. DELLA PAT E REGIONE, ELISABETH ANNA MAIR PRES. ORDINE REGIONALE, PATRICK RINA DEL SINDACATO E ROBERTO PACCHER VICEPRES. CONSIGLIO REGIONALE. ©FOTO MATTEO RENSI.

"Vorremmo lanciare l'appello di diventare un Ordine dei giornalisti e delle giornaliste, dei professionisti e delle professioniste". Questa la proposta lanciata da Elisabeth Mair, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige, al presidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli. "Palazzo della Regione è un simbolo, la possibilità per i relatori e per il pubblico di seguire i lavori in italiano, tedesco e forse, dalla prossima volta, anche in ladino. Abbiamo fatto questa scelta per rafforzare simbolicamente i legami tra i giornalisti trentini e sudtirolesi, per sottolineare l'importanza di avere un Ordine unito, capace di essere un'àncora in questi tempi incerti", ha aggiunto.

La presidente dell'Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige ha ricordato la panchina bianca inaugurata ieri a Trento, un monito del "nostro compito importante di andare in fondo alla verità, perché i nostri lettori possano avere un'immagine completa. Ringrazio il Servizio parchi e giardini del Comune di Trento, e il sindaco Ianeselli, e Umberto Rigotti di Andromeda che ha progettato questa panchina bianca", ha detto. Ne verrà inaugurata un'altra a Bolzano fra un mese, ha aggiunto la presidente dell'Ordine regionale. In sala c'è stato un momento di silenzio. "Pensiamo a tutti i colleghi che in tutto il mondo nelle varie zone di guerra lasciano la propria vita, o sono minacciati, o sono morti perché cercavano di capire la verità. Un pensiero anche ai colleghi e alle colleghe ammalate o ammalati o in casa di cura", ha detto Mair.

La presidente dell'Ordine ha ricordato anche che "sembra esserci un sistema di regolamento dei conti tra colleghi tramite esposti al consiglio di disciplina" e il "fenomeno dei giornalisti in pensione che vengono chiamati a tornare a scrivere, anziché investire sui giovani". Anche di questo si discuterà nelle tavole rotonde che ci saranno nel corso della giornata di oggi. Modereranno le tavole rotonde, nel corso della giornata, Fabrizio Franchi e Mauro Keller, entrambi ex-presidenti dell'Ordine regionale.

“Alla luce della collaborazione tra le nostre istituzioni, è necessario continuare a lavorare per garantire un'informazione il più possibile corretta, completa e certificata, affinché i cittadini abbiano la possibilità di distinguere le notizie dalle fake news. Ne va della crescita civica della comunità” sono state le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

Il presidente Fugatti si è detto orgoglioso di aver “condiviso con l’Ordine alcuni percorsi importanti: dalla nascita della Fondazione Megalizzi, all'accordo con le scuole del territorio per far capire ai giovani cosa vogliano dire libertà di informazione e pluralismo informativo, affinché le nostre ragazze e i nostri ragazzi abbiano gli strumenti per scegliere le fonti informative più attendibili”.

 

 

Il presidente della Provincia si è dunque detto convinto che “la sfida per tutti è quella di non limitarsi ad una informazione superficiale, ma approfondire una notizia grazie ad un giornalismo plurale e di qualità”. Un pluralismo che è “sale della democrazia” e di cui il Trentino ha avvertito ulteriormente l'esigenza, tanto che nelle ultime settimane sul territorio sono state fondate due nuove testate: “Un grazie quindi agli imprenditori che continuano ad investire nel settore, anche in questo momento difficile, garantendo nuova linfa al sistema informativo, posti di lavoro anche per i giovani giornalisti e ripercussioni positive sull'indotto”. Il presidente ha dunque rivolto un ringraziamento agli operatori dell'informazione locale, per il prezioso lavoro che svolgono quoptidianamente e per aver seguito con attenzione e costanza, nonostante le difficoltà logistiche, l'attività della Giunta provinciale nel corso di questi anni anche nelle località più lontane dal capoluogo, in occasione delle sedute di Giunta fuori porta.













Scuola & Ricerca

In primo piano