GIOCHI 2026

Olimpiadi, al Trentino servirebbero 50 milioni

Gli interventi maggiori riguarderebbero la pista di pattinaggio di Baselga di Piné



TRENTO. Se la candidatura olimpica Cortina-Milano il 24 giugno prossimo dovesse superare la proposta di Stoccolma, per adeguare gli impianti trentini al grande evento serviranno più di 50 milioni di euro.

Un conto tutto sommato “leggero” che tiene conto del fatto che gli impianti di Predazzo (centro del salto) e Tesero (centro del fondo) sono praticamente pronti, mentre la pista del pattinaggio di Baselga di Piné avrebbe bisogno di interventi sostanziali (tra cui la copertura integrale dello stadio) per un costo di 32,6 milioni di euro e una durata del cantiere di circa 40 mesi, a cui vanno aggiunti altri 3,7 milioni di euro di lavori temporanei, finalizzati solo all’evento olimpico.

Le caratteristiche dell’Ice Rink emergono dal dossier presentato al Comitato olimpico: l’obiettivo è quello di realizzare un impianto per il pattinaggio di velocità con 5 mila posti a sedere ad una quota di 1.030 metri sul livello del mare, sarebbe quindi lo stadio del ghiaccio più alto dell’Europa, con la possibilità per gli atleti - si legge nel documento - di raggiungere risultati eccezionali.

Gli altri interventi (minori) sono previsti al centro del fondo di Lago di Tesero e al centro del salto di Predazzo, quantificati rispettivamente in 9,8 milioni e 8,7 milioni, tra interventi permanenti e temporanei. 













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