LA VERTENZA

Nuovi orari dei provinciali cancellati dal giudice, i sindacati vogliono tornare al tavolo

Definita "storica" la decisione del giudice del lavoro che ha annullato la delibera della giunta. Diaspro: «Se la Provincia prosegue sulla sua strada, continua la mobilitazione»



TRENTO. I segretari di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil Fpl enti locali e Fenalt esprimono soddisfazione per la sentenza del giudice del lavoro di Trento in merito alla vertenza sugli orari e i tempi del lavoro degli impiegati provinciali, e chiedono alla Provincia di tornare al tavolo di concertazione.

In una conferenza stampa organizzata sulle porte del Palazzo della Provincia di Trento, Luigi Diaspro (Fp Cgil), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp), Maurizio Valentinotti (Fenalt) e Marcella Tomasi (Uil Fpl)  - nella foto durante un recente incontro in consiglio provinciale - parlano di «sentenza storica, che avvalora il lavoro dei sindacati a tutela dei lavoratori».

La sentenza cancella la determina numero 723/2020 e ordina la revoca della deliberazione della Giunta provinciale 822 del 19 giugno 2020, che riguarda l'organizzazione del lavoro di circa 4.300 impiegati diretti della Provincia di Trento e degli enti strumentali. «Il ricorso in giudizio è sempre un estrema ratio, ma di fronte alle chiusure della Provincia non c'erano alternative al ricorso per condotta antisindacale. Se poi l'intenzione del presidente della Provincia è quella di continuare sulla strada intrapresa, sappia che noi continueremo la mobilitazione e le iniziative di piazze», dice Diaspro.













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