Vermiglio come Codogno? Panizza ci sta pensando 

Il comune solandro più colpito. Malgrado i 21 casi di contagio conclamato, ancora troppi non rispettano le regole. Il sindaco non esclude di dover infine ricorrere all’isolamento totale 


Fabrizio Brida


Vermiglio. Con 21 casi positivi, quello di Vermiglio è ancora il comune della Val di Sole più colpito da Coronavirus. A due passi dal Passo del Tonale, che segna il confine con la Lombardia, e poco distante dalle affollate piste da sci, è stato il centro solandro più esposto al contagio, che in modo silenzioso si è diffuso attraverso il contatto tra le persone.

La lettera ai cittadini

Nonostante i numeri parlino chiaro, a Vermiglio pare ci sia ancora chi non si attiene alle regole. Tanto da spingere il sindaco Anna Panizza a scrivere una lettera aperta ai cittadini, nella quale vengono prospettate anche disposizioni più stringenti. Ieri i Vigili del fuoco hanno iniziato a girare per le vie del paese raccomandando con l’altoparlante di stare a casa. Ma Panizza non esclude l’ipotesi di un isolamento totale del Comune, con entrata e uscita dai confini comunali solo ed esclusivamente per motivi sanitari.

«Di giorno in giorno ci comunicano il numero dei contagiati – spiega Panizza nella lettera –. Per diversi di loro si è reso necessario il ricovero ospedaliero a causa di difficoltà respiratorie e ancora oggi il percorso verso la guarigione è in salita. Il numero dei soggetti contagiati è destinato ad aumentare ulteriormente. Gli esperti prevedono che il picco massimo si registrerà con molta probabilità verso la fine di questa settimana».

Ecco perché è necessario rispettare rigorosamente le disposizioni per evitare il diffondersi dell’epidemia. «Non vi nascondo che, se le attuali misure di contenimento non dovessero essere efficaci, potrebbero essere introdotte misure ben più restrittive – scrive il sindaco –. Sono ancora troppe le segnalazioni di persone che passeggiano con i bimbi ben oltre le vicinanze delle proprie abitazioni oppure organizzano uscite in montagna noncuranti dell’emergenza».

Le regole vanno rispettate

Anna Panizza ricorda quindi i comportamenti da seguire come rimanere a casa e uscire solo per lavoro, motivi di salute o comprovate necessità, andare a fare la spesa da soli, non fare passeggiate oltre le immediate vicinanze della propria abitazione e, soprattutto, gestire la propria quotidianità pensando di essere in quarantena.

«L’isolamento è l’unica misura che ha dimostrato di essere efficace per il contenimento della diffusione del virus – aggiunge Panizza –. Potrà essere vissuto come un sacrificio, ma è assolutamente necessario».

Dopo i ringraziamenti a chi in questa situazione si sta dando particolarmente da fare, come il personale sanitario, le forze dell’ordine e chi continua a svolgere la propria attività per garantire i servizi essenziali alla cittadinanza, Anna Panizza rivolge un pensiero a chi è stato colpito dal virus. «In questi giorni mi sento particolarmente vicina ai nostri concittadini che si trovano in ospedale e alle loro famiglie che stanno in ansia a casa in attesa di notizie. A loro l’augurio di superare questo difficile momento».

In conclusione, un accorato appello al senso civico e al senso di responsabilità di ognuno. «Se saremo coerenti e uniti nel rispetto delle regole – termina il sindaco di Vermiglio– andrà tutto bene!».













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