Tutta la videosorveglianza collegata ai carabinieri 

Cles, verrà realizzato un cablaggio in fibra ottica tra il Corpo di polizia locale e la caserma per rendere più rapida ed efficiente la consultazione dei filmati


di Giacomo Eccher


CLES. Il sistema di videosorveglianza attivo sul territorio comunale, e le telecamere posizionate sui nei vari punti d’ingresso viario alla valle predisposti dalla Comunità della val di Non, saranno collegati stabilmente con la Caserma dei Carabinieri di Cles. Lo ha deciso la giunta comunale all’unanimità per rendere più efficiente e rapido nei tempi di consultazione il servizio. La sede operativa degli impianti di videosorveglianza che fanno capo al Corpo di Polizia “Anaunia”, si trova presso la sede del Corpo medesimo, in via Lorenzoni 27 e attualmente l’analisi di quanto registrato dalle videocamere, o la consultazione dei sistemi di lettura targhe, è possibile unicamente presso detti uffici. Pertanto, anche i Carabinieri operanti nella Compagnia di Cles devono necessariamente ricorrere al personale della polizia locale. Tale condizione, oltre ad impegnare il personale della Polizia locale, può finire per compromettere la stessa finalità delle operazioni tutte le volte in cui essa, ad esempio, si renda urgente ovvero necessaria in tempo di notte o di chiusura degli uffici comunali. Questo il motivo per cui il comandante della Compagnia Carabinieri di Cles ha chiesto al Comune di Cles di consentire al Nucleo Operativo Radiomobile l’accesso diretto al sistema di videosorveglianza, mediante la realizzazione del necessario cablaggio in fibra ottica fra i due edifici (che tra l’altro sono piuttosto vicini) e il conferimento al personale dell’Arma delle credenziali di accesso.

«Nella consapevolezza dei risultati ottenuti nelle zone in cui sono state installate le telecamere, e delle esigenze del territorio comunale di Cles, soprattutto dal punto di vista della protezione del patrimonio pubblico, della pubblica sicurezza e della deterrenza contro gli atti vandalici, si ritiene opportuno consentire al Nucleo Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Cles l’accesso diretto al sistema di videosorveglianza la cui centrale operativa si trova presso la sede del Corpo di polizia Anaunia», recita la delibera comunale, precisando che i rapporti tra lo stesso Comune di Cles, il Corpo di polizia locale Anaunia e i Carabinieri saranno disciplinati da apposita convenzione. Stesso ragionamento anche per le videocamere posizionate nei vari punti di accesso e transito ai confini della valle, mediante il progetto finanziato dalla Comunità della Val di Non, che pure rappresenta un valido strumento d’ausilio per le forze dell’ordine nelle attività di controllo del territorio urbano, offrendo differenti possibilità di utilizzo. Che può essere il controllo e visualizzazione da remoto di un evento, la ricostruzione di un evento tramite l’analisi delle immagini archiviate, l’ analisi selettiva e rilevamento di un evento con segnalazione automatica in remoto, controllo del traffico, protezione del patrimonio pubblico, deterrenza contro atti vandalici.

La spesa per questo intervento trova copertura sul bilancio comunale 2018. Attualmente, per quanto riguarda il traffico, sono installate telecamere con lettura targhe dei seguenti accessi alla Val di Non: 1) Passo Mendola (1 punto con due telecamere); 2) Tret di Fondo per controllo direzione Passo Palade (1 punto con due telecamere); 3) Mostizzolo (al bivio per Cis, 1 punto con due telecamere) per il traffico da e per la val di Sole; 4) Rumo (Corte Inferiore) per il controllo dell’accesso viario verso e da i comuni altoatesini di Lauregno e Proves (1 punto con due telecamere); 5) Rocchetta (1 punto con due telecamere); 6) Sporminore (incrocio tra la statale e la provinciale 73 ( 1 punto con una telecamera) per il transito da e per la valle dell’Adige.

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