a mione di rumo 

Sul tetto del maso invece del pino spunta una zucca

RUMO. Il mondo cambia e a quanto pare cambiano o sono destinate a cambiare anche le tradizioni più antiche. Una di queste, tipicamente alpina e quasi sempre rispettata nella nostra valle, è quella di...



RUMO. Il mondo cambia e a quanto pare cambiano o sono destinate a cambiare anche le tradizioni più antiche. Una di queste, tipicamente alpina e quasi sempre rispettata nella nostra valle, è quella di erigere su una casa in costruzione, completata la “scatola” e prima della posa del tetto, un albero di pino verdeggiante, segno benaugurante e protettivo. Un’usanza radicata che purtroppo oggi si può raramente praticare, a causa delle difficoltà dell’edilizia e del calo dei cantieri, soprattutto di nuove costruzioni. Ma qualcosa anche in questo campo sta cambiando. Ce lo segnala l’ex sindaco di Rumo, Amelio Paris, da poco felicemente a riposo, che è rimasto letteralmente basito dalla comparsa, in cima alla “scatola” di un maso in ristrutturazione, di una grossa zucca al posto del pino tradizionale. Il maso in questione si trova a Mione, una delle tante frazioni montane di Rumo, e la zucca esibita sul tetto che ancora non c’è non poteva certo passare inosservata.

«Non so se si tratta del cambio di una tradizione, se così fosse ci sarebbe da far riflettere», afferma Paris commentando lo scatto. Ma forse si è trattata di una simpatica goliardata, in questo tempo d’autunno dove le zucche, anche quelle abbondanti, abbondano e si stanno preparando in vista dei giorni Halloween. O ancora più semplicemente si tratta di una semplice rivendicazione di identità paesana perché - come ricorda alla fine lo stesso Amelio Paris - proprio “zucche” (“zuci”, in noneso) è l’epiteto con cui sono familiarmente etichettati a Rumo e nella zona del Mezzalone gli abitanti della piccola frazione di Mione. (g.e.)













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