Sei comuni a referendum il prossimo 22 settembre 

Alta Val di Non. Fondo, Castelfondo e Malosco dovranno decidere il nome del nuovo comune Romeno, Ronzone e Cavareno dovranno esprimersi per la nascita di Belvedere d’Anaunia


Giacomo Eccher


Alta val di non. Si terrà domenica 22 settembre dalle 8 alle 21 il referendum nei comuni di Fondo, Castelfondo e Malosco per decidere la denominazione che assumerà il comune unico a tre che nascerà formalmente il primo gennaio 2020. Stessa domenica e stesso orario anche per l’altro referendum in zona Alta Anaunia, quello che – su richiesta dei Comuni di Romeno, Ronzone e Cavareno - dovrebbe far nascere il nuovo comune unico di Belvedere d’Anaunia, con capoluogo Cavareno. La doppia decisione è stata presa ieri dalla giunta regionale su proposta dell’assessore agli enti locali Claudio Cia.

L’impatto sui territori

I due referendum, oltre coinvolgere comuni diversi, cambiano per l’oggetto e le condizioni di validità, ma anche di impatto sul territorio. Gli elettori di Fondo Castelfondo e Malosco dovranno scegliere tra due denominazioni indicate dai consigli comunali, “Borgo d’Anaunia” (indicata da Fondo e Malosco) e “Castel Fondo Malosco” (nome indicato Castelfondo). Per questo referendum non è previsto quorum e basterà anche un solo voto di scarto tra le due proposte per decidere la denominazione nel nuovo comune. Con questo voto verrà finalmente superata ed archiviata definitivamente l’ingarbugliata questione che riguardava esclusivamente la denominazione del futuro comune unico. L’assessore Cia ha infatti più volte ricordato come la fusione non fosse mai stata in discussione, essendo stata approvata nel referendum del dicembre 2016 a maggioranza dei votanti in tutti e tre i Comuni: Fondo 96.04%; Malosco 85.64%; Castelfondo 59.48%.

Fuori dallo stallo

Particolare soddisfazione viene espressa da Cia, che si è trovato a dover risolvere una situazione di stallo ereditata dalla precedente legislatura e che ha affrontato con decisione sin dai primi giorni dalla nomina ad assessore, nel marzo di quest’anno. «Questo è un doppio successo per l’assessorato regionale che ha fornito supporto ai Comuni in questa particolare fase – spiega - perché siamo riusciti a sbloccare una situazione che si era arenata, generando perplessità nella popolazione stessa, ma al contempo abbiamo rispettato la volontà dei cittadini che si erano già espressi chiaramente con un referendum nel dicembre 2016. La nuova consultazione popolare del 22 settembre ci permetterà di uscire dalla situazione di stallo e concludere positivamente l’iter anche dal punto di vista formale, con un nome del nuovo Comune.

Esito incerto

Molto più incerto l’esito del referendum tra gli elettori dei comuni di Romeno, Ronzone e Cavareno che dovrebbe far nascere il nuovo comune unico di ‘Belvedere d’Anaunia’ con capoluogo Cavareno. Una partita questa molto più incerta.

A parte il quorum comunque fissato al 40% degli aventi diritto al voto per la validità della consultazione, i tre comuni candidati alla fusione si presentano abbastanza spaccati come dimostrano le deliberazioni inviate alla Regione dai consigli comunali di Romeno Cavareno e Ronzone dove la richiesta di referendum è passata a maggioranza con il voto contrario delle opposizioni. “Fissata la data partiremo con la campagna d’informazione: arrivare al referendum per l’Unione Alta Anaunie era quasi un atto dovuto, e questa partita la giocheremo fino in fondo cercando di convincere l’elettorato su questa scelta” - commenta il sindaco di Romeno, Luca Fattor, che è anche presidente dell’Unione Alta Anaunia che comprende appunto Romeno, Cavareno e Ronzone.

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